NAPOLI – E’ indagato per omicidio colposo il carabiniere che giovedì notte ha sparato a Davide Bifolco, 17 anni, durante un inseguimento a Napoli e ne ha causato la morte. Il militare, un 22enne in servizio alla Radiomobile, è stato già interrogato dal pm Manuela Persico, titolare dell’inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto Nunzio Fragliasso.
L’autopsia non verrà eseguita prima di lunedì ”occorrendo dare preventivo avviso ai familiari del defunto”, ha detto il procuratore di Napoli Nicola Fragliasso. Le indagini, comunque, sono ”dirette a ricostruire l’accaduto senza trascurare alcuna ipotesi”. Nel comunicato della procura si parla della ”tragica morte” del giovane e si sottolinea che il pm di turno si è recato subito personalmente sul posto ”procedendo in prima persona agli atti istruttori urgenti, ivi compresi le audizioni dei protagonisti della vicenda”. La procura di Napoli assicura che ”le indagini proseguiranno celermente da parte dell’Arma dei carabinieri che sta prestando piena collaborazione alla procura per l’accertamento dei fatti nella consapevolezza della delicatezza dell’episodio che ha determinato la dolorosa perdita di una giovane vita”.
Giovedì notte Davide e altri due ragazzi con lui in sella allo scooter erano stati notati dai carabinieri durante uno dei normali controlli sul territorio. Secondo i militari avevano un “fare sospetto”, così sono stati fermati. O meglio, i carabinieri hanno provato a fermarli, ma loro, di fronte all’alt, sono andati dritti. I militari sono saliti a bordo della loro auto e li hanno inseguiti, fino a quando in via Cinthia il conducente dello scooter è finito contro un’aiuola e ha perso il controllo del mezzo.
Uno dei tre fuggitivi si è subito rialzato ed è corso via, mentre gli altri due venivano rincorsi da un carabiniere che, sembra per sbaglio, ha fatto partire un colpo dalla pistola d’ordinanza. Un colpo che ha raggiunto uno dei due ragazzi, ,Davide, 17 anni. E’ stato portato in ospedale, al San Paolo, ma lì è morto.
I commenti sono chiusi.