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Davide Falcioni, confermata la condanna: documentò irruzione dei No Tav. Fnsi: “Sentenza preoccupante”

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Davide Falcioni, confermata la condanna: documentò irruzione dei No Tav. Fnsi: “Sentenza preoccupante”

TORINO – La Corte d’appello di Torino ha confermato la condanna a quattro mesi nei confronti di Davide Falcioni, giornalista di Fanpage. Il 9 aprile 2018 il cronista era stato condannato dal Tribunale di Torino per concorso in violazione di domicilio: mentre seguiva una manifestazione dei No Tav, nel 2012, alcuni militanti avevano fatto irruzione in uno studio professionale e lui li aveva seguiti per vedere cosa stesse accadendo.

Nonostante stamattina il sostituto procuratore generale Carlo Pellicano abbia chiesto l’assoluzione per la particolare tenuità del reato, la Corte ha stabilito di confermare la condanna. “Sono raggelato”, ha detto Falcioni, assistito dall’avvocato Gianluca Vitale, al termine della lettura della sentenza.

La Fnsi, Federazione nazionale della Stampa italiana, e l’Associazione Stampa Subalpina ribadiscono “la loro preoccupazione a fronte della conferma in appello della condanna a quattro mesi per concorso in violazione di domicilio nei confronti del giornalista”.

“Ma un giornalista che si trova in un luogo in ci si svolge un reato non può per questo essere accusato del reato medesimo”, commentano Fnsi e Subalpina. “Ancor più preoccupante – concludono – è che, nonostante il sostituto procuratore generale abbia chiesto l’assoluzione per la particolare tenuità del reato, la Corte abbia stabilito di confermare la condanna. Al collega la vicinanza e la solidarietà del sindacato dei giornalisti”.

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