Davide Rebellin, l’ex campione di ciclismo travolto e ucciso da un camion mentre si allenava in bici

L’ex campione di ciclismo Davide Rebellin, 51 anni, è morto oggi in un incidente stradale nel vicentino. Rebellin era in sella alla bicicletta quando è stato urtato e travolto da un camion, nei pressi dello svincolo autostradale di Montebello Vicentino. Il camionista non si sarebbe accorto dell’incidente, proseguendo la sua corsa. 

Chi era Rebellin

Aveva disputato la sua ultima gara poco più di un mese fa, il 16 ottobre, la Veneto Classic, sulle strade di casa, Davide Rebellin, scomparso oggi a 51 anni in seguito ad un incidente stradale. Avev chiuso con un trentesimo posto, dopo una carriera straordinaria che ne aveva fatto uno dei ciclisti professionisti più longevo al mondo. E alla fine di quella gara Davide Rebellin, nato il 9 agosto 1971 a San Bonifacio (Verona) ma cresciuto e residente a Madonna di Lonigo (Vicenza), aveva annunciato il suo ritiro. Anche se ogni giorno, come avvenuto oggi, amava percorrere molti chilometri in bicicletta. Professionista per tre decenni esatti, dal 1992 al 2022 (anche questo è un primato), era è uno dei ciclisti italiani più vincenti in assoluto a livello internazionale.

Era soprattutto uno specialista delle classiche del Nord Europa: aveva vinto l’Amstel Gold Race nel 2004, tre edizioni della Freccia Vallone (nel 2004, 2007 e 2009), una Liegi-Bastogne-Liegi nel 2004, oltre a una tappa al Giro d’Italia nel 1996, imponendosi in salita. Il 9 agosto 2008, ai Giochi olimpici di Pechino, nel giorno del suo ventisettesimo compleanno, si era aggiudicato l’argento nella prova in linea, superato in volata a pochi metri dal traguardo dallo spagnolo Samuel Sánchez. Due anni dopo però, quella medaglia gli era stata tolta, per un presunto caso di doping, mai chiarito definitivamente, e poi caratterizzato da un lungo iter giudiziario. L’ultima vittoria da professionista di Rebellin risaliva al 6 maggio 2018, all’età di 37 anni, nella terza tappa del Tour International de la Wilaya d’Oran, che poi concluse al secondo posto nella classifica generale, alle spalle di un compagno di squadra, il belga Laurent Évrard.

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