TORINO – Doveva ad Equitalia 86mila euro di tasse arretrate, ma il Tribunale di Busto Arsizio (Varese) ha fatto due conti, ha capito che la contribuente, Rossella Stucchi, 53 anni, non poteva permettersi di pagare l’intera somma. Ha preso il reddito della signora, ha calcolato quanto le serve per vivere e alla fine ha stabilito che, per non morire di stenti, poteva pagare solo 11mila euro, spiega Marco Sodano sulla Stampa.
Niente di originale: il giudice si è rifatto alla legge sul sovrindebitamento del 2012, che ha introdotto una sorta di fallimento personale e il diritto di sopravvivergli. La ratio è semplice e concreta: un’azienda può anche dichiarare fallimento e chiudere, ma una persona non può smettere di vivere per ripagare i debiti.
Così, facendo i conti tra debiti e sopravvivenza, il giudice ha ridotto dell’87% la somma dovuta dalla signora Stucchi ad Equitalia.