E’ stata rinviata al 31 gennaio l’udienza in cui il gup di Bologna, Bruno Perla, dovrà decidere se accogliere l’accordo di patteggiamento raggiunto tra la difesa dell’ex sindaco di Bologna, Flavio Delbono, e il pm Morena Plazzi, per una condanna a un anno e sette mesi e dieci giorni nel primo filone dell’inchiesta del cosiddetto “Cinzia-gate”, quello sul presunto uso illecito di denaro pubblico per una decina di viaggi fatti da Delbono quando era vicepresidente della regione Emilia-Romagna.
Delbono è accusato in questo filone di peculato, truffa aggravata, intralcio alla giustizia e induzione a rilasciare false dichiarazioni per via delle pressioni e delle offerte fatte, secondo l’accusa, alla sua ex compagna Cinzia Cracchi, perchè tacesse. Il 31 gennaio ci sarà anche l’udienza per l’ex assessore al Welfare del comune di Bologna, Luisa Lazzaroni, che ha chiesto il rito abbreviato condizionato alla produzione di alcuni documenti relativi ad un altro filone dell’inchiesta, quello sul bonus mantenuto da Cracchi in busta paga dopo che era stata trasferita dalla Regione al Cup, il centro unificato di prenotazioni sanitarie.
Se il gup dovesse accogliere la richiesta di patteggiamento Delbono, essendo la pena inferiore ai tre anni, non rischia la sanzione dell’interdizione dai pubblici uffici, che invece lo obbligherebbe a lasciare l’incarico che ricopre all’università. Delbono ha già versato un assegno di oltre 46 mila euro a titolo di risarcimento alla Regione, una cifra che comprende il danno patrimoniale, il danno di immagine e anche gli interessi.