Delitto delle mani mozzate, l’arrestato ha parlato: “Sono musulmano”

Giuseppe Piccolomo, l’uomo di 58 anni, imbianchino di Ispra, sospettato dell’omicidio della pensionata Carla Molinari al cui corpo sono state tagliate le mani il 5 novembre scorso, ha parlato, e lo ha fatto con una dichiarazione a metà tra una sorta di “opportunismo religioso” e parole di chi sembrerebbe aver perso la testa.

Domenica l’uomo si era avvalso della facoltà di non rispondere davanti al gip, che l’aveva interrogato nel carcere di Varese. Lunedì mattina, invece, agli agenti della Polizia penitenziaria ha detto: «Sono musulmano». Questo prima che gli venisse servito il suo primo pasto da detenuto. Una richiesta che viene fatta perchè ai credenti di fede musulmana viene preparato un pasto privo di carne di maiale e non accompagnato da vino.

La conversione sarebbe arrivata dopo il suo secondo matrimonio, quando sposò la donna marocchina (ex colf di casa) con la quale gestiva la pizzeria non lontana dalla villetta dell’orrore e dove ebbe modo di conoscere Carla Molinari. Non risulta, comunque, frequentasse moschee o luoghi di culto musulmani.

Risulta invece, dalle testimonianze delle persone che frequentano il bar dove Piccolomo trascorreva interi pomeriggi seduto al tavolino con la Gazzetta dello Sport fra le mani, che l’uomo sia particolarmente “devoto” al Milan: era andato anche a Vienna in occasione di una finale di Coppa dei Campioni e c’è chi lo ricorda vestito da diavolo con in mano il tridente in plastica.

I commenti sono chiusi.

Gestione cookie