Delitto Meredith, chiesto ergastolo: Amanda e Raffaele impassibili

Quando il pm ha pronunciato le parole “ergastolo” Amanda e Raffaele, ai lati opposti del banco della difesa sono rimasti impassibili.

Amanda, capelli sciolti in disordine, i lineamenti tirati, è rimasta seduta intrecciando a tratti le mani. Prima, alla fine della requisitoria, durante la proiezione in aula del dvd della pubblica accusa con la ricostruzione dell’ omicidio, è rimasta immobile con la faccia girata dalla parte opposta dello schermo. Poi, dopo le conclusioni del pm con la richiesta della dura condanna, si è alzata per la breve “dichiarazione spontanea”.

Quindi ha abbracciato una giovane consulente della difesa ed accompagnata dalle guardie carcerarie è sfilata davanti a Raffaele senza guardarlo. Non si è neanche girata verso le telecamere, come spesso era solita fare magari con un sorriso, ed è uscita dall’ aula.

Raffaele invece aveva guardato con apparente interesse il filmato, a tratti conversando con il suo difensore. Poi anche lui ha ascoltato immobile le richieste del pm. Quando gli è passata davanti Amanda è sembrato che neanche la vedesse. Lasciando a sua volta l’ aula, anche lui molto teso, si è appena girato verso fotografi e telecamere.

Il 4 o 5 dicembre la corte d’ assise potrebbe entrare in camera di consiglio per la sentenza del processo per l’ uccisione di Meredith Kercher. Oggi è stato concordato il calendario delle udienze della fase finale. Si tornerà in aula venerdì 27 novembre per l’ intervento degli avvocati di parte civile. Sabato 28 e lunedì 30 ci saranno le arringhe dei difensori di Sollecito, il primo ed il 2 dicembre parleranno i difensori di Amanda. Il 3 sono in programma le repliche ed il 4 o 5 dicembre la corte potrebbe entrare in camera di consiglio

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