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Denise Pipitone è Olesya Rostova? Chi l’ha visto? e il test del Dna: le parole della ragazza russa

di Redazione Blitz |1 Aprile 2021 8:21

Ieri sera a Chi l’ha visto? si è parlato quasi esclusivamente del caso di Denise Pipitone e del test del Dna che la madre Piera Maggio farà per capire se Olesya Rostova sia davvero sua figlia. La ragazza, ritrovata in Russia e con un’età compatibile con quella della bambina scomparsa a Mazara del Vallo nel 2004, ha una forte somiglianza proprio con la madre di Denise Pipitone

Denise Pipitone è Olesya Rostova? Le parole della ragazza russa

Olesya Rostova ha raccontato di essere stata rapita da piccola e di essere stata trovata in un campo rom nel 2005. “Ho forse 20 anni, non lo so, mi hanno trovata senza documenti – ha detto durante una trasmissione russa -. Non so il mio vero nome, forse mi hanno battezzata in ospedale”. Poi, l’appello: “Mammina non ti ho mai dimenticato, ti ho sempre cercato. Ora sono qui, viva, ti prego ritroviamoci”.

Ora quindi  si dovrà attendere il risultato del test del Dna, così come sottolineato anche da Piera Maggio, mamma di Denise, che sulla propria pagina Facebook ha scritto: “In merito alle ultime notizie, rimaniamo con i piedi ben saldati a terra. Chiediamo ulteriori verifiche attraverso il Dna”. Il legale della famiglia, Giacomo Frazzitta, ospite in studio di Federica Sciarelli, partirà a breve per la Russia. “Andrò io per tutti gli accertamenti, la mamma resta qui – ha spiegato – in realtà già nel 2004, quando la piccola è scomparsa, c’erano delle segnalazioni che ci facevano propendere per una pista russa”.

Già prelevato il Dna di Olesya Rostova

Un campione del Dna della ragazza intanto è già stato prelevato per gli accertamenti del caso e presto potrà essere messo a confronto con quello di Piera Maggio e Piero Pulizzi, padre naturale di Denise Pipitone. Il giornalista Marc Innaro, corrispondente Rai da Mosca, ha detto che “È arrivata una segnalazione per Olesya in Russia e lei si è recata a verificarla. Il suo profilo genetico è stato già reso disponibile”. La prova del Dna è considerata decisiva anche da Frazzitta: “Speriamo di poter fare prima possibile il confronto del Dna di Olesia con quello di Piera Maggio e anche di Piero Pulizzi”.

I finti avvistamenti e la pista dei nomadi

Da quel settembre di diciassette anni fa tutta Italia la cerca, carabinieri, polizia, giornali e trasmissioni tv. Ricerche che come spesso accade nel corso degli anni vanno piano piano scomparendo. Poi però cominciano anche ad arrivare le prime segnalazioni false e i primi presunti avvistamenti. Il 18 ottobre dell’anno della scomparsa di Denise Pipitone arriva la segnalazione su una bimba nomade a Milano da parte di una guardia giurata: le somiglia, si vede dai filmati della videosorveglianza dell’istituto, e si chiamava Danas. Piera Maggio la riconosce, ma i nomadi non si trovano più.

Poi gli avvistamenti, e le presunte rivelazioni. Come la ragazzina che nel 2015 scrive su Facebook proprio a Piera Maggio dicendole di essere sua figlia. Smascherata poco proprio dal programma della Sciarelli. Adesso si spera che questa notizia, data con tanto clamore, non sia l’ennesimo buco nell’acqua in un caso che sembrava ormai destinato a restare irrisolto.

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