MAZARA DEL VALLO – Una mamma che cerca sua figlia dal 2004. Una mamma che si vede arrivare su Facebook il messaggio: “Sono Denise, mamma”. E’ quanto successo a Piera Maggio, madre di Denise Pipitone la bimba scomparsa a Mazara del Vallo undici anni fa.
Il messaggio si è rivelato una, l’ennesima, falsa pista. La trasmissione tv “Chi l’ha visto” che ha dato la notizia è infatti riuscita a rintracciare la ragazza dal cui profilo Facebook è partito il messaggio rivolto alla mamma di Denise. La ragazza in questione si è limitata a dire: “No, non l’ho scritto io il messaggio” per poi aggiungere un qualcosa che sa di beffardo, “se Denise è qui la venite a prendere?”.
Tutto accade a pochi giorni di distanza dalla sentenza con la quale i giudici del tribunale di Palermo hanno confermato l’assoluzione in primo grado per Jessica Pulizzi, la sorellastra di Denise Pipitone, imputata con l’accusa di essere autrice del sequestro della piccola che oggi dovrebbe avere 15 anni.
Piera Maggio ha accolto con sconforto quella sentenza: “Non c’è giustizia. E comunque noi continueremo a cercarla”. Il procuratore generale Rosalba Scaduto aveva chiesto 15 anni di reclusione per la Pulizzi accusata di sequestro di persona della piccola Denise (in primo grado era stata pure assolta). “Una serie di indizi ci inducono a ritenere che Jessica sia stata l’autrice del sequestro – aveva detto il Pg Rosalba Scaduto nella requisitoria – E’ colpevole senza alcun dubbio. Gli indizi sono chiari, univoci e convergenti. Il fatto che in questi anni Denise non sia stata trovata e che non sono stati individuati i complici a cui successivamente è stata consegnata la bambina non significa che Jessica, che non può avere agito da sola, sia innocente”.