Depardieu ‘spennato’, la replica del ristorante: “Ecco cosa hanno mangiato”

Pubblicato il 8 Maggio 2010 - 09:17 OLTRE 6 MESI FA

Gerard Depardieu

Gerard Depardieu “spennato” o Gerard Depardieu satollo? Di certo c’è che l’attore, domenica due maggio, ha cenato in a Lecce spendendo 370 euro. Secondo i suoi commensali un “salasso” per una cena sobria. Ora, però, è arrivata la replica, menù alla mano, della proprietaria del ristorante sotto accusa, Alessandra Moschettini: “Anche bevendo una bottiglia della cantina Antinori, hanno speso a persona la somma di 50 euro”.

Depardieu dopo avere mangiato nel ristorante leccese “Alex” si era pubblicamente lamentato, attraverso uno dei suoi commensali, l’avv. Anna Schiavano,  parlando di un conto spropositato, ben 370 euro per soli sei antipasti. Una denuncia che aveva fatto immediatamente pensare a quanto accaduto ad alcuni ignari turisti Giapponesi che avevano speso 600 euro per una cena per due nel ristorante romano “Il passetto”.

A distanza di qualche giorno, però, è arrivata la replica della titolare del ristorante leccese che racconta una verità decisamente diversa. A rispondere a Depardieu è Alessandra Moschettini, chef e proprietaria di Alex. La donna conferma la cifra, 370 euro, spesa dall’attore ma racconta di una cena tutt’altro che leggera e di una tavolata di sette persone. Dividendo 370 per sette si arriva a poco più dei 50 euro a testa citati dalla Moschettini. Vediamo come ci sono arrivati.

Depardieu e gli altri, infatti, avrebbero mangiato “due fritture mare terra, salumi e formaggi, pesce fresco sfilettato crudo, un piatto di orecchiette, un trancio di ricciola, un filetto di black angus, un calice di pasta fresca con crostacei, scampi gallipolini alla griglia (49 euro), un lutrino alla griglia (70 euro), acqua, vino, coperti”.

A quel che si può capire leggendo botta e risposta sul Corriere della Sera, da una parte ci sono Depardieu e i suoi amici, che non si sono fatti mancare nulla, dall’altra un ristorante che non è certo una mensa popolare, anche se è difficile dedurre dalla dichiarazione della proprietaria i singoli prezzi per piatto.

C’è però da dire che quando una persona normale va in un ristorante che non conosce si fa portasre il menu e controlla i prezzi, che di solito ci sono. Se, nella eurforia della comitiva e magari contando sul carisma del proprio nome, si fa recitare il menu e ordina al buio, non ha molte chances di dire: ma non lo sapevo…