Derivati al Comune di Milano, Moratti: "Ci sentivamo truffati dalle banche"

MILANO, 2 NOV – ''Ritenevamo che potesse esserci questa fattispecie''. E' la risposta che l'ex sindaco di Milano Letizia Moratti, sentita come teste nel processo sulla presunta truffa dei derivati, ha dato al giudice che le chiedeva se il comune di Milano si e' sentito truffato dalle banche.

Nel corso della testimonianza, ci sono stati anche momenti di 'tensione' e botta e risposta tra le difese e l'ex sindaco. In particolare, uno dei legali ha detto: ''Se vi sentivate truffati, perche' non avete fatto una denuncia penale?''.

''Io ho sempre agito nell'interesse dei cittadini e credo in coscienza di aver fatto tutto il possibile per difendere il loro interesse'', ha spiegato l'ex primo cittadino sia nel corso della testimonianza che ai cronisti fuori dall'aula. L'ex sindaco ha chiarito davanti al giudice Oscar Magi di aver ''deciso di fare un'azione di richiesta di danni'' perche' ero ben consapevole di aver amministrato denaro non mio, ma dei cittadini''.

L'amministrazione comunale milanese infatti si e' costituita parte civile nel processo che vede imputate quattro banche, alcuni loro ex funzionari e due ex dirigenti comunali. ''Perche' il Comune non si e' pero' mai posto il problema di fare un esposto penale?'', ha chiesto uno dei difensori, l'avvocato Giorgio Perroni, all'ex sindaco, il quale ha spiegato di aver fatto ''un atto di citazione''. Moratti e' stata inoltre 'incalzata' dalle domande dell'avvocato Giuseppe Iannaccone, uno dei difensori, il quale le ha chiesto perche' non abbia mai chiesto ''un parere pubblico'' dopo che era scoppiato lo scandalo dei derivati e se questa scelta non fosse dovuta al fatto che l'ex sindaco non voleva ''evidenziare le responsabilita' della sua giunta''. E Moratti ha risposto: ''Sono molto colpita da questa domanda, perche' la trasparenza e la pubblicita' sono un dovere per un sindaco e io, dopo la delibera della Corte dei Conti, ho fatto fare un bando pubblico per scegliere un advisor per verificare l'operazione''.

L'ex sindaco inoltre ha precisato di non aver ''mai chiesto in maniera specifica documenti o approfondimenti'' sull'operazione di rinegoziazione del contratto derivati del 2007, perche' la decisione competeva all'apparato gestionale e le sue invece erano solo ''responsabilita' politiche''.

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