Desirée Mariottini, la lettera della madre di Pamela Masotrpietro: "Concentratevi sui carnefici" Desirée Mariottini, la lettera della madre di Pamela Masotrpietro: "Concentratevi sui carnefici"

Desiree Mariottini, la lettera della madre di Pamela Mastropietro: “Concentratevi sui carnefici”

Desirée Mariottini, la lettera della madre di Pamela Masotrpietro: "Concentratevi sui carnefici"
Desiree Mariottini, la lettera della madre di Pamela Masotrpietro: “Concentratevi sui carnefici”

ROMA – Alessandra Verni, la madre di Pamela Mastropietro scrive alla madre di Desiree Mariottini. La lettera è stata letta in diretta a “Storie Italiane”, su Rai Due, e a “Quarta Repubblica”, su Rete Quattro. 

“Quanto ancora – scrive la mamma della diciottenne uccisa e fatta a pezzi a Macerata – si vorrà distogliere l’attenzione sui carnefici, andando a cercare il torbido nelle vittime? Magari fa più audience, come si suol dire, ma non dovrebbe funzionare così”.

“Le vittime – si legge ancora – sono già state punite a sufficienza e così i loro cari, che a esse sopravvivono. Forse è ora di concentrarsi una volta per tutte sugli autori di queste barbarie. Per Pamela, per Desirée e per tutte le persone che purtroppo hanno subito una tragica sorte”.

“Speravo che nessuno avesse mai più dovuto provare l’orrore che mi porto addosso dal 30 gennaio scorso e che mi accompagnerà ogni giorno della mia vita, che vita più non è. Invece è accaduto di nuovo. Desirée come la mia Pamela: due ragazzine che si affacciano alla vita con un bagaglio di fragilità troppo pesante per loro ed invece negate alla vita nel modo più brutale”.

Infine Alessandra Verni racconta la figlia Pamela e conclude: “Pamela era solo una ragazza che aveva un disperato bisogno di aiuto. Pamela era malata, le era stato diagnosticato un grave disturbo border line e la sua patologia l’ha fatta scivolare velocemente dalla ribellione alla droga. Si era innamorata del ragazzo sbagliato, sperava di farlo uscire dal tunnel della dipendenza e invece ne è stata travolta lei. Pamela, però, voleva guarire a tutti i costi: prendeva farmaci potentissimi perché contava di farcela e per questo era andata volentieri in comunità, per cercare di rinascere. Pamela voleva fare la criminologa ma il destino si è preso beffa di lei”.

 

 
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