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Detenuto appicca fuoco in cella: tre agenti tossicati nel carcere di Cremona

Un detenuto appicca un fuoco in cella e tre agenti della polizia penitenziaria restano intossicati. Un detenuto di origine straniera, secondo le prime informazioni, ha dato fuoco al materasso e alle suppellettili della propria cella.

Per spegnere l’incendio è intervenuta la polizia penitenziaria e tre agenti sono rimasti intossicati e trasportati al pronto soccorso. Anche il recluso è finito in ospedale, le sue condizioni non sono gravi.

Detenuto appicca fuoco in cella, il comunicato del Sappe

Su quanto accaduto prende posizione il Sappe: “Il ripetersi di eventi critici presso il carcere di Cremona richiede un tempestivo intervento dell’Amministrazione sulla gestione dell’istituto – dice Donato Capece, segretario generale del sindacato – Servono interventi urgenti e strutturali che restituiscano la giusta legalità al circuito penitenziario intervenendo in primis sul regime custodiale aperto. La via più netta e radicale per eliminare tutti questi disagi sarebbe quella di un ripensamento complessivo della funzione della pena e, al suo interno, del ruolo del carcere: certo non indulti o amnistie. Espellere gli stranieri detenuti in Italia, per fare scontare loro la pena nelle carceri dei Paesi di origine, potrebbe già essere una soluzione, come anche prevedere la riapertura degli opg dove mettere i detenuti con problemi psichiatrici, sempre più numerosi, oggi presenti nel circuito detentivo ordinario”.

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