BOLOGNA – Condannati a due anni i genitori di Devid Berghi, il piccolo di appena 23 giorni che il 5 gennaio 2011 morì di freddo tra la Sala Borsa e piazza Maggiore a Bologna. Assolte invece le assistenti sociali per non aver commesso il fatto.
Il Gup Alberto Ziroldi ha poi inviato gli atti alla Procura nei confronti di due medici del Policlinico Sant’Orsola, dove Devid era nato insieme al gemellino il 13 dicembre 2010. I dottori sono stati chiamati in causa da una perizia richiesta dalla difesa. Durante le udienze i periti hanno affermato che probabilmente Devid era stato dimesso “precipitosamente”. E il 31 dicembre, quando il neonato fu nuovamente visitato, non furono colti i sintomi della malattia. Il bimbo soffriva infatti di una broncopolmonite che lo ha poi ucciso a soli 23 giorni di vita.
Omicidio colposo, questa la condanna che pende su Sergio Berghi e Claudia Gambato. Per lei pena sospesa con la condizionale, per lui no, in quanto ha precedenti penali pendenti.
Ora spetterà alla Procura individuare eventuali responsabilità da parte dei medici. Quel pomeriggio del 4 gennaio 2011, quando il piccolo Devid venne soccorso in piazza Maggiore, dopo che i genitori, vedendo che non stava bene, si erano rivolti alla farmacia comunale, era già troppo tardi: il neonato aveva ormai sviluppato una polmonite che nel giro di poche ore lo uccise.