Diabolik, la pistola del killer si è inceppata dopo il primo colpo. Si cercano i video

Diabolik, la pistola del killer di Fabrizio Piscitelli si è inceppata dopo il primo colpo. Si cercano i video
Diabolik in una foto d’archivio Ansa

ROMA – La pistola del killer di Diabolik si è inceppata dopo il primo colpo. Un colpo che ha comunque ucciso Fabrizio Piscitelli, l’ultras laziale ammazzato nel Parco degli Acquedotti a Roma. E’ quanto avrebbe riferito un testimone. L’uomo, con ogni probabilità un killer professionista, sarebbe poi scappato a piedi. Ritrovato dalla polizia un bossolo nei pressi della panchina dove il 53enne è stato ucciso.

Al vaglio degli investigatori della squadra mobile, le immagini delle telecamere di videosorveglianza di zona che potrebbero aver ripreso l’uomo scappato a piedi su via Lemonia. Sotto la lente anche i tabulati telefonici della vittima per ricostruire con chi avesse appuntamento il 53enne.

Diabolik non era solo sulla panchina.

Non era seduto da solo sulla panchina Fabrizio Piscitelli, l’ultras della Lazio noto come Diabolik quando al Parco degli Acquedotti è stato ucciso con un colpo di pistola. A quanto ricostruito finora, accanto a lui c’era il suo autista che per paura si sarebbe poi allontanato. “Aveva appuntamento con qualcuno ma non so con chi”, avrebbe raccontato agli investigatori.

La panchina diventa meta di pellegrinaggio dei laziali.

Sciarpe biancocelesti, vessilli e gagliardetti della Lazio, foto, fiori e la scritta Irriducibili. La panchina nel parco degli Acquedotti a Roma dove è stato ucciso Piscitelli è già un piccolo “santuario” dei tifosi laziali. Ieri sera davanti alla sede degli Irriducibili di via Amulio, in zona Tuscolana, a poca distanza da dove si è consumato l’omicidio, tifosi e amici avevano portato fiori e biglietti. (Fonte Ansa).

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