ROMA, 12 GIU – La maglietta con la scritta 'Diaz mai piu'' e' stata ritenuta, dagli uomini della Digos, una ''forma di protesta'' e per questo il giornalista inglese Mark Covell – una delle persone che ha subito il pestaggio piu' violento da parte della polizia alla scuola Diaz durante il G8 del 2001 – ha dovuto togliersela e indossarla capovolta in modo che la scritta non sia leggibile per poter entrare in Cassazione dove e' in corso il processo proprio per le violenze alla scuola Diaz.
Il suo legale, l'avvocato Massimo Pastore, ha protestato con i responsabili della polizia facendo presente che ''queste misure sono eccessive ed esagerate perche' nella scritta sulla maglietta non c'era nessuna frase offensiva, ne', tantomeno, Mark ha intenzioni offensive''. L'avvocato ha anche detto che Covell ''e' stato costretto a lasciare i poster del film 'Diaz' di Daniele Vicari che aveva con se' arrotolati e chiusi per portarli a Londra come ricordo della pellicola sui drammatici fatti dei quali ha pagato uno dei prezzi piu' alti per la gravita' delle lesioni riportate''.