Diciotti, migranti in sciopero della fame. Salvini: “Milioni di italiani poveri lo fanno tutti i giorni”

Nave Diciotti, migranti in sciopero della fame. Faraone (Pd): "Situazione esplosiva"
Nave Diciotti, migranti in sciopero della fame. Faraone (Pd): “Situazione esplosiva” (Foto Ansa)

CATANIA – I 150 migranti da otto giorni a bordo della nave Diciotti hanno iniziato lo sciopero della fame. E’ quanto ha reso noto il senatore del Pd Davide Faraone, [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] salito giovedì 23 agosto a bordo della Diciotti e in “contatto costante” con il capitano della nave della Guardia Costiera italiana. E Matteo Salvini lancia strali via social: “Immigrati della #Diciotti in sciopero della fame? Facciano come credono. In Italia vivono 5 milioni di persone in povertà assoluta (1,2 milioni di bambini) che lo sciopero della fame lo fanno tutti i giorni, nel silenzio di buonisti, giornalisti e compagni vari”.

Ad annunciare la decisione dei migranti era stato Faraone su Twitter: “Ho appena avuto notizia dalla Capitaneria di Porto che a bordo della nave Diciotti cresce la tensione e i migranti hanno iniziato uno sciopero della fame. Pertanto, le visite a bordo per esprimere solidarietà e verificare le condizioni della nave sono sospese per ragioni di sicurezza”.

I migranti sono a bordo della Diciotti da otto giorni, e da cinque sono al porto di Catania. Quando i 27 minori sono stati fatti scendere, dopo le insistenze che si sono levate da più parti all’indirizzo del ministro dell’Interno Matteo Salvini, anche loro pensavano che sarebbero presti tornati a terra, ma così non è stato. E oggi, venerdì 24 agosto, hanno tutti rifiutato la colazione. “La situazione è esplosiva, ha detto Faraone, ed è comprensibile: sono tenuti nei fatti in ostaggio, senza una plausibile ragione”.

Sul caso Diciotti sono tre le Procure siciliane che indagano: la Dda di Palermo ha aperto un fascicolo per associazione a delinquere finalizzata al traffico di migranti e al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, la Procura di Agrigento indaga a carico di ignoti per sequestro di persona e arresto illegale, mentre la Procura di Catania ha aperto un fascicolo di “atti relativi”, ovvero accertamenti per vedere se siano ipotizzabili altri reati.

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