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Didattica a distanza costa 900 euro di stipendio all’anno quando saranno grandi

Didattica a distanza, lezioni perse e niente laboratori hanno un peso anche economico sul futuro lavorativo degli studenti: 900 euro in meno all’anno.

Il peso economico della pandemia ricadrà anche sugli studenti, non oggi, ma quando si affacceranno sul mondo del lavoro questi mesi di didattica a distanza si faranno sentire. Soprattutto nel portafogli, o meglio, nella busta paga. Nella loro vita guadagneranno 21mila euro in meno, nello specifico 900 euro all’anno per i primi anni di stipendio.

A fare i conti il direttore della Fondazione Agnelli Andrea Gavosto e la ricercatrice Barbara Romano. La Banca Mondiale infatti ha stimato che ogni anno di istruzione in più possa aumentare le prospettive di guadagno future. Nel dettaglio, ogni anno di studio fa aumentare a uno studente del 10% il possibile guadagno. Ogni anno perso invece lo tiene fermo, senza possibili aumenti futuri.

E così la Fondazione Agnelli ha calcolato che il tempo scuola perso durante i tre mesi e mezzo di lockdown della scorsa primavera potrebbe tradursi in una perdita di oltre 21 mila euro nell’arco della vita lavorativa. Con una decurtazione dello stipendio di quasi 900 euro annui all’inizio della carriera.

La didattica a distanza

I ragazzi delle superiori dopo la primavera hanno di nuovo iniziato nei giorni scorsi un altro periodo di lezioni da casa. Il loro numero sembra destinato ad aumentare ulteriormente su iniziativa delle varie Regioni. Nelle prossime settimane la situazione potrebbe addirittura peggiorare con una possibile nuova serrata generalizzata degli Istituti.

Il viceministro all’istruzione Ascani ha recentemente ammesso che le lezioni on line non possono sostituire appieno le normali ore in presenza. A farne le spese quindi sono e saranno proprio gli studenti. Per loro 900 euro annui in meno perché non pienamente formati a scuola. (Fonte Il Corriere della Sera).

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