Diffamazione semplice: per la Cassazione illegittimo il carcere. Salva la sentenza, non la pena

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Diffamazione semplice: per la Cassazione illegittimo il carcere. Salva la sentenza, non la pena

ROMA – Diffamazione semplice: per la Cassazione illegittimo il carcere. Salva la sentenza, non la pena. La Corte di Cassazione ha deliberato su un caso di diffamazione semplice stabilendo una volta per tutte che quand’anche il reato sia dimostrato, non si può infliggere il carcere al responsabile. Il caso in questione era la condanna a tre mesi di carcere inflitta prima dal Tribunale poi confermata dalla Corte di Appello di Palermo nei confronti di un uomo responsabile nel 2011 di dichiarazioni diffamatorie, cioè lesive della reputazione di cinque carabinieri in servizio presso la Stazione di Santo Stefano Quisquina.

La Corte di Cassazione ha respinto come inammissibile il ricorso di Angelo Gaetani Liseo, ma ha cassato la pena inflitta.

“Sul punto relativo alla pena irrogata, pertanto, la sentenza impugnata deve essere annullata con rinvio ad altra Sezione della Corte di appello di Palermo, non potendo questa Corte procedere alla rideterminazione della pena secondo le tipologie sanzionatorie e i canoni applicativi previsti dalla disciplina del giudice di pace. Nel resto, il ricorso deve essere dichiarato inammissibile e il ricorrente deve essere condannato alla rifusione delle spese sostenute nel grado dalle parti civili, liquidate come da dispositivo”. Leggi qui il testo integrale della sentenza.

 

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