Dimissioni Carandini, Zanda: “Si è ribellato all’assassinio della cultura italiana”

Luigi Zanda

ROMA – Il vicepresidente dei senatori del partito democratico Luigi Zanda ha espresso la sua opinione in merito alle dimissioni di Andrea Carandini dei giorni scorsi, ed ha dichiarato: “Berlusconi dovrebbe vergognarsi e chiedere scusa alla cultura italiana per le dimissioni di Andrea Carandini, grande archeologo e persona perbene che oggi si è ribellato all’assassinio della cultura italiana”.

Zanda ha poi aggiunto: “Di fronte all’agonia del cinema, della musica e del teatro italiani, di fronte al taglio delle risorse per la conservazione e per la tutela del patrimonio artistico, di fronte alla crisi del sistema museale , dopo le proteste di Riccardo Muti, Bruno Cagli, Daniel Barenboim e Sergio Escobar, adesso per la seconda volta nel giro di due anni il Consiglio superiore dei Beni culturali vede il suo presidente dimettersi per protesta nei confronti delle scelte del governo Berlusconi”.

“Berlusconi venga in Parlamento a cercare di discolparsi di questo delitto contro l’Italia e contro gli interessi nazionali. Mi chiedo con quale coraggio Berlusconi potrà celebrare il 150° dell’unità d’Italia proprio nel momento in cui distrugge quel tessuto culturale che è l’elemento fondante e il cemento dello Stato unitario”, ha infine osservato il vicepresidente dei senatori del Pd.

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