Dire “vergognatevi” ai politici non è reato. Decisione del tribunale di Treviso

Francesco Paolelli*
Pubblicato il 24 Febbraio 2010 - 11:40 OLTRE 6 MESI FA

Ada Stefan, durante il consiglio comunale di Vittorio Veneto (TV) del 31 luglio 2007, invitò i politici a “vergognarsi” e il consigliere della Lega Nord Mario Rosset, ora assessore, la denunciò. Il pubblico ministero formulò nei confronti della donna l’accusa di ingiurie e di oltraggio a corpo politico. Alla fine il tribunale l’ha assolta.

Grande è la soddisfazione di questa signora 58enne. Ciò che le aveva fatto perdere la pazienza era stata la decisione della maggioranza del consiglio comunale di bocciare la proposta del rappresentante dell’opposizione, Fabio Garoffolo, di recuperare il Victoria Campus. Una zona vicina all’abitazione proprio della Stefan. E’ stato allora che questa battagliera signora, rivolgendosi ad alcuni esponenti della maggioranza, gli ha urlato contro di vergognarsi.

Per il giudice Angelo Mascolo del Tribunale di Treviso la donna va assolta perché il fatto non sussiste. Infatti il magistrato ha evidenziato cheil soggetto destinatario dell’affermazione della donna non era il consiglio comunale ma i singoli consiglieri appartenenti alla maggioranza che avevano votato contro la proposta di Garoffolo e di conseguenza non poteva essere delineata l’offesa all’onore e al prestigio del consiglio comunale.

Inoltre «vergognatevi» non sarebbe da considerarsi volgare e rientrerebbe nel diritto di critica politica, visto che, tra l’altro, la parola è stata pronunciata proprio durante un dibattito politico.

*Scuola di Giornalismo della Luiss