Dirottò aereo, uccise: evade da domiciliari per la figlia

di Redazione Blitz
Pubblicato il 30 Settembre 2015 - 18:06 OLTRE 6 MESI FA
Luciano Porcari

Luciano Porcari

ORIVETO (TERNI) – Torna in carcere, questa volta con l’accusa di evasione dagli arresti domiciliari, Luciano Porcari, 75 anni,  di Orvieto (nel 1977 protagonista di uno dei più lunghi dirottamenti della storia) scarcerato lo scorso maggio dopo avere scontato 21 anni di reclusione per l’omicidio della moglie Roberta Zanetti, avvenuto nel 1994.

Secondo la ricostruzione della polizia si sarebbe allontanato dal domicilio per cercare di rivedere la figlia avuta dalla donna che invece non vuole più avere contatti con il padre. Porcari, infatti, oltre a essere suo padre è anche l’assassino di sua madre. La uccise con una coltellata al petto davanti agli occhi della figlioletta dopo una lite per l’affido.

La polizia lo ha quindi arrestato in esecuzione di un provvedimento del giudice disposto dopo che è stata accertata la violazione degli arresti domiciliari ai quali era stato sottoposto la scorsa settimana a seguito di una denuncia per stalking da parte della figlia stessa.

Già a maggio il 75enne aveva cercato di mettersi in contatto con la giovane, nonostante il suo rifiuto, scrivendo lettere e telefonando, sia alla ragazza che ad altri familiari, in maniera pressante – spiega la polizia – e a volte minacciosa. Il pm Elisabetta Massini aveva quindi richiesto una nuova misura cautelare per atti persecutori e il 22 settembre il gip Simona Tordelli aveva emesso l’ordinanza con la quale si vietava a Porcari di comunicare con persone diverse da coloro che coabitavano con lui e di allontanarsi dal suo domicilio.

La misura sarebbe stata però violata per quattro volte. Contestata a Porcari anche una lettera minatoria inviata alla figlia sabato scorso. Il provvedimento di carcerazione è stato notificato dal commissariato di Orvieto.