CORINALDO – Nella discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo c’erano più persone della capienza prevista? “I biglietti venduti sono circa 1.400 a fronte di una capienza di 870 persone circa”, ha detto il procuratore capo della Repubblica di Ancona Monica Garulli che sta effettuando un sopralluogo nella discoteca in località Madonna del Piano (vicino Ancona), insieme al questore Oreste Capocasa, al comandante provinciale dei carabinieri Cristian Carrozza, al procuratore minorile Giovanna Lebboroni. Lì sono morte 6 persone per il crollo di una balaustra durante il concerto di Sfera Ebbasta. Le parole del questore confermerebbero il sospetto lanciato dagli investigatori (e da Matteo Salvini) sulla effettiva capienza del locale.
Il numero di biglietti venduti (molti on line) è comunque al momento oggetto di indagine da parte degli investigatori dei carabinieri. Così come quella che il procuratore Garulli ha definito “la causa scatenante dell’ondata di panico a che ha spinto centinaia di ragazzi a tentare di uscire dalla discoteca: “si è parlato di una bomboletta di spray urticante” ha spiegato Garulli, a proposto dell’ipotesi avanzata da fonti investigative sulla base di alcune testimonianze.
E ancora al vaglio degli investigatori anche la situazione delle tre uscite di emergenza del locale, in particolare uno scivolo o ponticello da quella sul retro che permette di superare un piccolo fosso, dove poi sono caduti i giovani in fuga dalla discoteca.
“Al momento non ci sono indagati”, ha detto il questore Capocasa arrivando all’obitorio degli Ospedali Riuniti di Ancona dove sono stati portati i corpi delle vittime. “Si stanno ancora sentendo le persone…”, ha spiegato.
“I ragazzi che erano dentro la discoteca – ha riferito – sono molto provati e riuscire a capire bene cosa sia successo in questi momenti non è così semplice”.
Il rispetto delle norme sulla sicurezza nella discoteca, ha riferito ancora Capocasa, è “in fase d’accertamento da parte dei vigili del fuoco, dei carabinieri e della polizia”. Intanto il locale è sotto sequestro nell’ambito dell’inchiesta condotta dal pm Paolo Gubinelli. “E’ una tragedia immane, ho visto scene strazianti, ho il cuore spezzato” ha detto ancora il questore. Gli investigatori “stanno sentendo e persone che erano presenti nel locale”, ha ripetuto: di certo “dopo l’uso di spray al peperoncino, i giovani si sono precipitati verso le uscite di sicurezza e subito dopo averne varcata una, sulla destra, i due parapetti in ferro non hanno retto perché erano arrugginiti. C’è stata una caduta di alcuni giovani e gli altri sono finiti sopra”.
Ecco i nomi delle giovani vittime di Corinaldo: Asia Nasoni, 14 anni, di Senigallia; Daniele Pongetti, 16 anni, di Senigallia; Benedetta Vitali, 15 anni, di Fano; Matttia Orlandi, 15 anni, di Frontone; Emma Fabini, 14 anni, di Senigallia; e la mamma Eleonora Girolimini, 39 anni, di Senigallia.
Durante il dj set c’è stato un fuggi fuggi generale causato dall’uso dello spray al peperoncino: molti di coloro che erano all’interno del locale si sono riversati fuori, ma la balaustra del ponticello che conduceva all’esterno ha ceduto: decine di persone sono finite nel fossato e chi era sotto è rimasto schiacciato dai corpi che gli piombavano sopra.
Il panico si è diffuso tra mezzanotte e l’una, prima dell’inizio dell’evento vero e proprio. Alcuni dei feriti ricoverati all’ospedale di Torrette hanno raccontato di avere sentito un odore acre e di essersi precipitati verso una delle porte di emergenza, trovandola sbarrata. Alcuni buttafuori gli avrebbero detto di tornare verso l’interno del locale, ma a quel punto la calca si sarebbe deviata di lato verso un muretto, da cui sarebbero cadute decine di persone: quelli finiti sotto agli altri sono morti schiacciati.