Discoteca Corinaldo, 680 biglietti venduti. Ma uno ha il numero di matrice 1351

di Redazione Blitz
Pubblicato il 10 Dicembre 2018 - 11:52 OLTRE 6 MESI FA
Discoteca Corinaldo, 680 i biglietti venduti. Ma uno ha il numero di matrice 1351

Discoteca Corinaldo, 680 biglietti venduti. Ma uno ha il numero di matrice 1351 (foto d’archivio Ansa)

ROMA – A Corinaldo proseguono le indagini per ricostruire che cosa abbia provocato il panico e la calca che venerdì 7 dicembre, nella discoteca Lanterna Azzurra, hanno causato la morte di sei persone. Le indagini si stanno concentrando sulla dinamica dell’incidente da una parte e su chi l’abbia causato, forse spruzzando spray urticante tra la folla in attesa di assistere a un concerto di Sfera Ebbasta. Ma c’è ancora da chiarire con esattezza un’altra questione: quella sul numero di biglietti venduti

Poi domenica 9 dicembre i carabinieri sentenziano: sono stati venduti circa 680 biglietti, all’ingresso ne sono stati strappati circa 500, uno dei titolari ha detto che forse ce n’erano tra 800 e 1000. E ora il padre di uno dei ragazzi che era lì mostra alle telecamere un biglietto (le immagini sono state pubblicate anche sul sito del Corriere della Sera) che ha come numero il 1351. Come è possibile, se i biglietti venduti erano 680? Proviamo a ricostruire la vicenda biglietti con ordine.

Tra sabato e domenica, agenzie di stampa e giornali (e anche Salvini) hanno riferito che per il concerto di Sfera Ebbasta fossero stati venduti circa 1.400 biglietti, ben oltre la capienza della discoteca. La notizia era basata su informazioni fornite dalla procura e poi ripetute dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte, nel corso di una conferenza stampa organizzata dopo la sua visita a Corinaldo. Anche una mamma di una giovane presente al concerto aveva svelato come la figlia il ticket non l’aveva mai acquistato entrando nel locale attraverso la semplice prenotazione di un tavolo. 

“Mia figlia non ha comprato il biglietto, ma aveva prenotato un tavolo fuori del locale un giovane addetto alle pr è passato a riscuotere i pagamenti, poi ha consegnato un braccialetto giallo per l’ingresso e un tagliando, senza marchi, per la consumazione. Lei e una sua amica sono entrate così”. La dichiarazione potrebbe portare a una svolta nelle indagini.

Ma non è la sola a riferire queste modalità di vendita: anche un 19enne imprenditore di Pesaro e due suoi amici ventenni sono entrati così. Hanno pagato 22 euro in contanti all’ingresso e hanno ricevuto in cambio non il biglietto, ma solo un “quadratino rosa” per la consumazione poi ritirato dal bar dopo la bevuta. Il 19enne, rimasto indenne, ha raccontato che avrebbe dovuto prendere il biglietto “in prevendita”. Uno degli amici è invece ricoverato in rianimazione. “Penso che anche altri siano entrati così, altro che 450 biglietti, lì c’erano mille persone e c’era tanta gente in fila e due pullman dovevano arrivare”.

Domenica 9 dicembre, però, il comandante provinciale dei Carabinieri di Ancona, Cristian Carrozza, ha escluso che fossero stati venduti così tanti biglietti, spiegando che la cifra faceva riferimenti ai numeri progressivi stampati sui biglietti, che non corrispondevano a quelli venduti effettivamente.

Dagli accertamenti svolti, risulta che i biglietti venduti siano stati 680 e circa 500 quelli poi verificati all’ingresso. La capienza della sala in cui si teneva il concerto era di 459 persone, ma c’era comunque un altro ambiente del locale aperto allo stesso piano per ospitare altre persone.

L’aspetto sicurezza offerta dal locale, è l’altro punto su cui si concentra una parte considerevole delle indagini e che coinvolge direttamente i titolari della Magic srl, ovvero la società che gestisce la discoteca. A rischiare un avviso di garanzia sono Francesco Bertazzi (rappresentante legale) e i suoi due soci, Quinto Cecchini e Carlantonio Capone. Secondo il sindaco di Corinaldo, Matteo Principi, la Lanterna azzurra non aveva problemi.

Il locale era a norma e l’ autorizzazione era stata concessa dopo una serie d’interventi per migliorare l’ impiantistica della sicurezza. Solo le indagini potranno chiarire quest’ aspetto. Che si lega, inesorabilmente al numero effettivo dei biglietti venduti e poi staccati e al servizio di controllo messo in piedi e garantito dai gestori.