Divieto di assembramenti e fase 2, capo polizia: massimo impegno Divieto di assembramenti e fase 2, capo polizia: massimo impegno

Fase 2, capo polizia Gabrielli: “Far rispettare il divieto di assembramenti”

ROMA – Far rispettare il divieto di assembramenti: questo l’obiettivo che il capo della Polizia Franco Gabrielli sancisce in una circolare inviata ai questori di tutta Italia.

Nella circolare, Gabrielli sottolinea il “massimo impegno” nel controllo del territorio per contrastare mafie, criminalità diffusa e assicurare allo stesso tempo “il rispetto del divieto di assembramento”.

Una misura necessaria soprattutto ora che l’Italia entra nel vivo della fase 2 e delle riaperture dopo il lockdown per l’emergenza coronavirus.

Saranno poi i tavoli tecnici delle singole questure a “individuare e impartire” le disposizioni necessarie al personale per l’intensificazione dei controlli.

Gabrielli: “Massimo impegno per divieto di assembramenti”

Il capo della polizia scrive sottolinea che con il riavvio delle attività economiche e della vita sociale, diventa più importante far rispettare le regole anti-covid.

Per questo motivo, “si richiama l’attenzione dei questori sulla necessità di orientare il massimo impegno verso l’attività di controllo del territorio”.

L’obiettivo, si legge, è “prevenire e contrastare ogni tentativo di ripresa dell’operatività delle organizzazioni criminali, nonché della criminalità diffusa”.

Allo stesso tempo, i questori dovranno assicurare “il rispetto del divieto di assembramenti e di aggregazioni di persone e l’osservanza delle misure del distanziamento sociale”.

Gabrielli: “Indennità di ordine pubblico agli agenti nei servizi esterni”

Inoltre, Gabrielli spiega che l’indennità di ordine pubblico continuerà ad essere corrisposta a tutti i poliziotti che effettuano servizi esterni. 

Nella circolare ai questori scrive che “la corresponsione dell’indennità di ordine pubblico spetta al personale impiegato in specifiche tipologie di servizi esterni, espletati in condizioni di particolare disagio e rischio, per un periodo prestabilito e comunque limitato nel tempo, per fronteggiare situazioni di carattere eccezionale”.

Non rientrano nei ‘servizi esterni’ per i quali è prevista l’indennità, i controlli svolti “in attività produttive, industriali e commerciali”. (Fonte: ANSA) 

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