Non va così invece se nel caso in questione ci sono di mezzo figli che si sostengono economicamente o che sono anche solo “potenzialmente” indipendenti. Lo dice ad esempio la sentenza 21334/2013 della Cassazione. La pronuncia ha respinto il ricorso di una madre contro la decisione dei giudici di merito che non le avevano riconosciuto più il diritto di restare nel tetto coniugale. Per la Corte, la figlia convivente aveva svolto pratica professionale presso uno studio commerciale e in questo modo aveva acquisito “sicure potenzialità reddituali”.
In un altro caso una donna ha perso l’uso dell’abitazione coniugale nel momento in cui la figlia è diventata autonoma. In questo caso ha ottenuto un aumento dell’assegno di mantenimento dall’ex marito perch aveva necessità di trovare un altro alloggio. E’ il caso della sentenza 28001/2013 della Cassazione.