Docenti, 500 euro formazione: bonus non sarà tassato

Scuola, 500 euro formazione docenti.
Una lavagna

ROMA – Il Ministero dell’Istruzione ha comunicato che stanno per essere erogati i 500 euro per l’autoformazione dei docenti. I 500 euro saranno erogati a tutti i docenti assunti a tempo indeterminato (sia a tempo pieno che part-time). Il bonus riguarderà anche i neoassunti, anche coloro che nella fase C saranno assunti a novembre. In tutto saranno 762mila le assegnazioni del bonus assegnazioni. Inoltre il bonus non sarà tassato. Non è reddito imponibile.

Come anticipato da OrizzonteScuola.it,

i 500 euro destinati all’autoformazione non si trovano nella busta paga del cedolino relativo al mese di ottobre, in quanto saranno oggetto di una erogazione straordinaria. Il Miur ha confermato che i 500 euro arriveranno ai docenti attraverso una erogazione straordinaria, ulteriore rispetto allo stipendio, poiché non costituiscono reddito. L’erogazione è già stata disposta e i docenti riceveranno nei prossimi giorni un cedolino aggiuntivo rispetto a quello già visualizzabile alla data di oggi relativo allo stipendio di ottobre.

Sarà necessario rendicontare le spese e che saranno controllate dai revisori dei conti. Quindi, conservare ricevute e scontrini. Tutto ciò che non sarà valido o che supererà il tetto, sarà decurtato dalla prossima emissione.

I docenti, secondo quanto scritto nel comma 121 della legge 107, detta “La Buona scuola”, i 500 euro potranno essere così spesi:

  • acquisto di libri e di testi, anche in formato digitale, di pubblicazioni e di riviste comunque utili all’aggiornamento professionale;
  • acquisto di hardware e software;
  • iscrizione a corsi per attività di aggiornamento e di qualificazione delle competenze professionali, svolti da enti accreditati presso il ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca;
  • iscrizione a corsi di laurea, di laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico, inerenti al profilo professionale,
  • iscrizione a corsi post lauream o a master universitari inerenti al profilo professionale;
  • partecipazione a rappresentazioni teatrali e cinematografiche, per l’ingresso a musei, mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo;
  • per iniziative coerenti con le attività individuate nell’ambito del piano dell’offerta formativa delle scuole e del Piano nazionale di formazione.

I docenti dovranno dimostrare, scontrino e ricevuta alla mano, che i soldi sono stati spesi effettivamente per l’autoformazione. A tal fine dovranno presentare la documentazione che comprovi l’utilizzo secondo normativa del bonus entro il 31 agosto 2016.

Per coloro che non rendiconteranno, le somme non giustificate verranno recuperate l’anno successivo. Quindi, il prossimo bonus sarà inferiore rispetto al tetto dei 500 euro o addirittura i docenti che non rendiconteranno per nulla potrebbero, per il 2016/17, non ricevere il bonus.

 

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