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Don Flavio Gobbo, il prete che si giocava i soldi dei fedeli al casinò

di Redazione Blitz |19 Aprile 2018 11:35

Don Flavio Gobbo, il prete che si giocava i soldi dei fedeli al casinò

Don Flavio Gobbo, il prete che si giocava i soldi dei fedeli al casinò

ROMA – Don Flavio Gobbo, sacerdote veneto e titolare della diocesi di Treviso, è in cura perché ludopatico, ammette la stessa Curia, è schiavo cioè del gioco d’azzardo. Secondo l’accusa (ripresa per esempio dal Gazzettino) lui e la sua perpetua sarebbero stati habituè del casinò: sarebbe questo il punto che spiegherebbe quindi l’ammanco di 500mila euro dalla cassa delle offerte raccolte tra i fedeli.

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Conferma, del resto, già giunta in Tribunale dove il parroco aveva patteggiato una condanna a due anni per appropriazione indebita con la promessa di farsi curare e l’impegno a restituire tutto. A ottobre del 2016, don Flavio Gobbo fece perdere le sue tracce e con lui si era volatilizzato anche il denaro. Una passione compulsiva, una malattia appunto, che va sotto il nome di ludopatia.

Inoltre, si è impegnato a rifondere alla parrocchia l’intera somma sottratta , oltre cinquecentomila euro. Una restituzione lenta che durerà una vita intera e che ha già cominciato a onorare. Fin dall’inizio si è mostrato collaborativo, raccontando per filo e per segno dove andava a giocare e le somme che aveva lasciato sul tavolo verde. La debolezza per il gioco d’azzardo, il prete di Preganziol, 48 anni compiuti lo scorso 20 gennaio, l’aveva da tempo. Era arrivato a Spinea nel 2014 da Musile di Piave, dove era stato collaboratore pastorale. Ma all’epoca giocava solo soldi suoi. Poi aveva cominciato ad attingere dal bilancio della parrocchia di San Vito e Modesto. «Tanto, quando vinco li restituisco», si ripeteva. (Monica Zicchiero e Alberto Zorzi, Corriere della Sera)

 

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