Don Gallo: “Un vescovo provò a molestarmi. Lo mandai affanculo”

ROMA – “Un vescovo mi fece delle avances. Lo mandai a fare in culo. Poi gli dissi: ‘Eccellenza, se vuole andiamo a puttane tutti e due'”: a parlare è don Andrea Gallo, sacerdote di Genova politicamente impegnato. Alla Zanzara di Radio 24 il religioso entra anche nel merito del Conclave ormai prossimo e dice: “Un Papa omosessuale sarebbe una cosa magnifica”.

“Ho avuto dei tentativi di violenze omosessuali, diciamo delle insidie, che ho respinto, sono sempre stato un ribelle. Ero un giovane prete, e fu un vescovo a farmi delle avances. L’ho mandato a fare in culo. Il prete omosessuale deve poter essere libero di esprimere la sua identità e la sua sessualità, altrimenti si reprime e arriva alla pedofilia”.

“Un Papa omosessuale sarebbe una cosa magnifica. Pensare che uno si affacci a Piazza San Pietro e lo dica sarebbe grande. C’è la parità dei figli di Dio, è l’essenza del Vangelo, siamo tutti figli e figlie di Dio”.

Gallo, vicino a Sinistra, Ecologia e Libertà di Nichi Vendola e sostenitore di Marco Doria a sindaco di Genova, ha anche detto la sua sulla situazione politica italiana, invitando Beppe Grillo a fare un referendum on line tra i suoi ‘grillini’, per decidere insieme a loro se fare o meno l’alleanza con Pd.

”Beppe Grillo non ha bisogno di mediatori, tantomeno di me. Il Paese è a pezzi. C’è bisogno che Beppe coi suoi elettori vada al tavolo per avere dei cambiamenti e metterli alla prova. Questa è l’occasione per sputtanarli definitivamente. E’ fondamentale incontrarsi col Pd, vista la situazione catastrofica del Paese. Auspico almeno per un anno un’intesa tra il centro sinistra e i Cinque Stelle. Beppe faccia un referendum on line rivolgendosi ai suoi milioni di elettori, per sapere quanti di loro sarebbero disposti a un accordo”

Quando al capogruppo designato del M5s, Roberta Lombardi, che aveva difeso gli inizi del fascismo, don Gallo ha aggiunto: ”Non sa cosa sia il fascismo: arroganza, razza superiore. Vada a rivedersi la storia, approfondisca. Il fascismo è la negazione della democrazia. Se sostiene un fascismo buono, si dovrebbe dimettere”.

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