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Don Lanfranco Rossi è stato ucciso: soffocato forse da qualcuno che conosceva

di Maria Elena Perrero |20 Aprile 2015 20:27

(Foto d’archivio)

LA SPEZIA – L’autopsia non lascia dubbi: padre Lanfranco Rossi è stato ucciso, e forse da qualcuno che conosceva. Il sacerdote spezzino trovato morto a Zagarolo (Roma) il 12 aprile scorso aveva tagli alla testa e segni di costrizione dei vasi sanguigni nel collo, scrive Sondra Coggio sul Secolo XIX.

Don Lanfranco, 55 anni, è stato trovato morto domenica notte nel bosco accanto alla comunità di Roma in cui era in ritiro spirituale. A Roma si era trasferito dopo essere stato ordinato alla Spezia. Nella capitale insegnava all’Università pontificia.

Secondo quanto appurato dal medico legale, il sacerdote è stato colpito con un oggetto contundente e soffocato. O meglio: qualcuno gli ha stretto qualcosa intorno al collo e lo ha lasciato morire dopo una lunga agonia.

Scrive L’Eco di Bergamo:

“Le ferite non sembrano indicare una reazione forte: il che potrebbe far pensare che il prete conoscesse la persona che lo ha aggredito. D’altro canto, è uscito in piena notte, nel bosco: il che appare insolito. Su questo punto, però, i confratelli che erano con lui in ritiro, nella cascina di Zagarolo, hanno risposto che don Lanfranco soffriva di insonnia, e amava meditare in silenzio nel bosco”.

Don Rossi apparteneva ai Ricostruttori, religiosi che vivono in povertà. Scrive Coggio:

“Nella sua stanza, oltretutto, non mancava niente, ma c’erano tre teschi (…). Non è un mistero, il fatto che in seno all’ambiente cattolico ci sia chi nutre dubbi su questo modo di interpretare la religione cattolica, coniugata con le discipline orientali. Va detto che secondo i siti che riportano il dettaglio dei teschi, la stessa comunità di preghiera di Zagarolo avrebbe detto che erano solo reliquie. E infatti, attraverso le agenzie, gli inquirenti hanno fatto sapere di escludere la pista satanica, nella morte del religioso.

Lo stile di vita dei Ricostruttori richiama l’ascetismo orientale. Infatti, oltre alla scelta di dormire per terra, gli aderenti accettano di mangiare solo verdura, non tagliare barba e capelli, e praticano anche la meditazione notturna dei cimiteri.

(…) i Ricostruttori coniugano yoga, meditazione e vegetarianismo, con danze tantriche e docce fredde, ed anche la meditazione notturna nei cimiteri. L’ordine dei Ricostruttori è stato già all’attenzione delle cronache, per la nota vicenda dell’abate Pierangelo Bertagna: condannato per pedofilia qualche anno fa. Bertagna è reo confesso: ha ammesso 38 casi di abusi sessuali su minori, anche molto piccoli. Al processo, in cui è stato condannato, sia in primo grado che in appello, ha detto di avere una sorta di ossessione, e di averla confidata ai superiori”.

 

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