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Don Nunzio Scarano, nuova perizia psichiatrica per “visioni mistiche”

di admin |14 Aprile 2015 13:30

Don Nunzio Scarano, nuova perizia psichiatrica per “visioni mistiche”

ROMA – Una nuova perizia psichiatrica è stata disposta per Don Nunzio Scarano. Il sacerdote infatti ha parlato di “visioni mistiche” ed è stato considerato incapace di comprendere la realtà da Antonio Zarrillo, direttore dell’Unità operativa psichiatrica della Asl di Salerno. Una perizia psichiatrica, chiesta dal tribunale di Salerno, a cui il monsignore arrestato transazioni sospette nei conti Ior non vorrebbe sottoporsi.

Petronia Carillo sul Mattino scrive che il difensore del sacerdote ha consegnato una perizia in cui si attesta l’incapacità di Don Scarano a “comprendere la realtà”:

“Relazioni che hanno messo in allerta i giudici i quali hanno disposto l’affidamento di un nuovo incarico al professore Antonello Crisci, incarico che verrà formalizzato nel corso della prossima udienza del 23 aprile e il cui esito potrebbe condizionare l’andamento del processo.Ma Scarano, come fa sapere il suo legale, potrebbe non accettare di essere sottoposto ad una ulteriore perizia.

Secondo Sica, difatti, il prelato ritiene di «non essere pazzo» ma che è «tutta questa situazione» che lo ha fatto impazzire. Le sue condizioni di salute mentale, secondo il suo difensore, si sarebbero acuite nell’ultimo periodo, da quando cioè è stato arrestato in esecuzione all’ordine di custodia cautelare per l’inchiesta romana, anche se da sempre il sacerdote avrebbe delle visioni mistiche. Per questo motivo Scarano rifiuta qualsiasi discorso con i medici che lo hanno avuto in cura, rendendosi disponibile soltanto a test psichiatrici”.

Nessuno sa cosa veda o creda di vedere don Scarano, scrive la Carillo, ma queste visioni influenzano la sua vita da tempo:

“La storia della sua vita, del resto, è legata alle visioni mistiche. Come quella della veggente che condizionò, quando aveva 37 anni, la sua decisione di prendere i voti. O come la sua ansia di conoscere il futuro attraverso un pranoterapeuta di fiducia, Emilio Zanotti al quale, fino all’estate del 2013, chiamava tutte le sere. O, infine, come fra’ Elia, l’uomo con le stimmate per le quali Scarano aveva una vera e propria predilezione tanto che proprio il frate, compare più volte anche nelle intercettazioni telefoniche che sono fonte di prova nel processo a Roma e che ora saranno allegate anche agli atti del processo a Salerno.

Nel corso dell’udienza di ieri sono state ammesse anche quaranta intercettazioni telefoniche per le quali i giudici hanno disposto un incarico peritale per le trascrizioni. Intercettazioni ritenute importanti anche al fine di continuare l’escussione dei testi della guardia di finanza, gli investigatori che hanno seguito le indagini”.

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