Don Reverberi accusato di tortura, Antigone: “Sciopero messa”

Don Reverberi accusato di tortura, Antigone: "Sciopero messa"
Don Reverberi accusato di tortura, Antigone: “Sciopero messa”

PARMA – Torna a far parlare di sé don Franco Reverberi, il sacerdote italiano nella lista dei ricercati dell’Interpol sospettato di tortura ai tempi del regime argentino di Jorge Rafel Videla. Sacerdote di 78 anni, residente oggi nella provincia di Parma, don Franco Reverberi è stato ‘usato’ dall’Associazione Antigone per sensibilizzare la politica italiana in occasione della giornata mondiale vittime della tortura, celebrata alle Nazioni Unite lo scorso 26 giugno.

Don Franco Reverberi, che durante il regime di Videla viveva in Argentina, è accusato dalle autorità sudamericane di aver preso parte alle torture perpetrate dai militari, ma la magistratura italiana non ha mai concesso l’estradizione in quanto in Italia manca il delitto di tortura e per gli altri reati a lui ascrivibili ci sarebbe stata prescrizione.

Ritornato in Italia, oggi don Reverberi vive a Sorbolo, un piccolo paese in provincia di Parma, e segue in particolare la parrocchia di Sant’Andrea Apostolo ad Enzano di Sorbolo. Domenica ha celebrato regolarmente messa e Patrizio Gonnella, presidente di Antigone, ha lanciato a parma.repubblica.it la proposta di uno “sciopero della messa:

“Sarebbe buona cosa se i cittadini del paese si astenessero dall’andare a messa. Uno sciopero come risarcimento simbolico alle vittime della tortura, visto che il risarcimento giudiziario non è possibile in Italia. Non sappiamo se don Franco Reverberi sia colpevole o meno – ha concluso Gonnella – Non è dato saperlo perché nel suo caso, come in tutti i casi di tortura, in Italia, non c’è spazio giudiziario per l’accertamento della verità”.

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