Marco Basile denunciato dal padre per l'omicidio della compagna Donata De Bello Marco Basile denunciato dal padre per l'omicidio della compagna Donata De Bello

Donata De Bello morta, Marco Basile al padre: “Ho fatto qualcosa di tragico”

Marco Basile denunciato dal padre per l'omicidio della compagna Donata De Bello
Marco Basile denunciato dal padre per l’omicidio della compagna Donata De Bello

BARI  – Marco Basile è stato arrestato a Bari per l’omicidio della compagna Donata De Bello e nuovi particolari emergono sul caso. A denunciare Basile sarebbe stato proprio il padre, a cui il figlio aveva confidato di aver “fatto una cosa grossa, qualcosa di tragico”.

Il delitto è avvenuto nella tarda serata di mercoledì 12 luglio, nell’ appartamento in corso Sonnino, nel quartiere Madonnella di Bari, dove i due convivevano. La vittima, però, è stata trovata soltanto il giorno dopo, nel primo pomeriggio, dopo la segnalazione fatta agli investigatori dal padre del presunto assassino. Quando i militari sono entrati in casa, hanno trovato il cadavere chiuso in un armadio nella camera da letto, avvolto in un cellophane e poi in un tappeto e legato con delle corde. Accanto al corpo c’era un coltello da cucina, quello che avrebbe provocato le ferite mortali, e un sacco contenente gli indumenti utilizzati per ripulire l’appartamento dalla tracce di sangue.

Dopo la morte della donna, 48enne barese, Basile avrebbe lasciato l’appartamento e vagato per tutta la notte. La mattina ha poi telefonato al padre, si è fatto andare a prendere dalla casa in corso Sonnino e lo ha accompagnato in giro per commissioni. In auto sarebbe scoppiato a piangere e avrebbe iniziato a confessare, raccontando del litigio avuto la sera prima con la compagna.

A quel punto il padre ha deciso di andare dai Carabinieri ma il 32enne, giunti davanti alla caserma, è sceso dalla macchina ed è fuggito. Il padre ha comunque deciso di raccontare ai militari i suoi sospetti su quanto fatto da figlio. Alcune ore dopo Marco Basile è stato rintracciato dai carabinieri nascosto in un supermercato, portato in caserma, interrogato e quindi sottoposti a fermo. Nei prossimi giorni comparirà davanti ad un giudice del Tribunale di Bari per la convalida.

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