PADOVA – Un diploma preso in carcere per Donato Bilancia, condannato all’ergastolo per aver compiuto 17 omicidi tra il 1997 e il 1998 in Piemonte e Liguria. Bilancia si è diplomato in Ragioneria con 83 centesimi e non esclude che il prossimo passo potrebbe essere l’università. Il serial killer di 65 anni sta scontando 13 condanne all’ergastolo nel carcere di Padova, dove è diventato un detenuto modello.
Il Mattino di Padova scrive che Bilancia ha studiato per 5 anni per poter ottenere il diploma dietro le sbarre del carcere Due Palazzi:
“Dopo 17 omicidi, ecco il diploma. Con 83 centesimi Donato Bilancia è stato dichiarato maturo. E’ ragioniere, lo ha giudicato una commissione collegata all’istituto Gramsci-Einudi. Il serial killer, che ha 65 anni, è stato condannato a 13 ergastoli per aver commesso 17 omicidi tra il 1997 e il 1998 tra Liguria e Piemonte, e sta scontando la pena al Due Palazzi dove, ormai da tanti anni, è diventato un detenuto modello. Bilancia, dopo aver studiato cinque anni consecutivi, si è diplomato. E adesso un pensierino all’università”.
Una vita passata tra i piccoli furti e il gioco d’azzardo, fino al 1987 quando il fratello Michele si toglie la vita e al 1990 quando Bilancia è vittima di un incidente stradale e rimane in coma per alcuni giorni. Poi il 16 ottobre 1997 nella mente di Donato Bilancia scatta qualcosa e inizia a uccidere e rapinare le sue vittime. Una serie di delitti efferati in cui Bilancia consolida il suo modus operandi fino all’errore: il tentato omicidio della transessuale Lorena, che riuscì a fuggire e iniziò a collaborare con gli agenti per disegnare l’identikit del “mostro”. E’ allora che il serial killer cambia modus operandi e inizia a uccidere prostitute, fino al giorno della sua cattura.
In appena sei mesi la furia omicida di Bilancia miete 17 vittime, per cui verrà condannato a 13 ergastoli. Dopo l’arresto però inizia la sua trasformazione da spietato serial killer a detenuto modello. Già nel 2004, in una intervista televisiva rilasciata a Paolo Bonolis e andata in onda il 25 aprile 2004, Donato Bilancia spiegava di non sapere perché avesse ucciso le sue vittime:
“Bonolis: Che cos’è che la spingeva a uccidere?
Bilancia: Questa è una domanda alla quale io non posso rispondere, e non posso tuttora dare nessun genere di spiegazione. Stiamo lavorando con questa ragazza che qui è la signora Rosa che le ho detto, una coordinatrice eccezionale di tutto un pool di persone che mi sta seguendo, stiamo cercando di arrivare a svelare questo arcano. Però è un percorso lungo, difficoltoso.
Quali risposte si è dato sino adesso sul perché?
Ma non ci sono risposte perché io non… è un salto nel buio, e più avanti non riesco ad andare perché io ricordo tutto, momento per momento quello che è successo fisicamente, materialmente, però se lei mi chiede perché io non posso risponderle.
Se non l’avessero arrestata lei avrebbe continuato a uccidere?
Assolutamente no perché, almeno io suppongo di no”.