Donna soffocata in casa, coppia arrestata vicino Ferrara

ROMA, 7 NOV – Svolta nelle indagini sull’omicidio di Rina Guidi, la 77enne uccisa la notte tra il 13 e 14 settembre durante un tentativo di rapina nella sua abitazione di Porto Garibaldi (Ferrara).

I Carabinieri del Comando provinciale della citta’ estense hanno dato esecuzione, in queste ultime ore, al decreto di fermo a carico di una coppia residente a Codigoro in provincia di Ferrara. I due sono indiziati per il delitto. Il provvedimento e’ stato emesso dal pubblico ministero di Ferrara, Barbara Cavallo.

L’omicidio aveva destato molto scalpore per la violenza del tentativo di rapina. La donna fu infatti trovata riversa accanto al letto,con le mani legate e la bocca chiusa con nastro adesivo. L’episodio aveva allarmato la popolazione perche’ ritenuto opera di una banda dedita alle “rapine in villa”.

Le indagini e l’attivita’ investigativa hanno consentito, in meno di due mesi, di identificare,grazie al lavoro di squadra dei militari ed al contributo tecnico-scientifico assicurato dal Ris di Parma, la coppia ritenuta responsabile del grave delitto.

L’anziana era stata trovata priva di vita dal figlio, Vito Scarpa, che si era recato nell’ appartamento preoccupato perche’ non aveva piu’ sue notizie.    La modesta abitazione di Rina Guidi, che era vedova, era completamente a soqquadro, con la cassaforte aperta con la chiave e poi richiusa, svuotata dei monili d’oro che custodiva. E chi era entrato in casa, secondo un’ipotesi investigativa fatta fin dai primi giorni, sapeva della presenza della cassaforte e del suo contenuto. ”E’ stato qualcuno che la conosceva”, ha sempre sostenuto il figlio.

L’omicidio aveva scosso e preoccupato la piccola comunita’ di Porto Garibaldi, e se ne era discusso anche in Prefettura in una riunione del Comitato provinciale per l’ordine pubblico. Durante i funerali della vittima il parroco, don Piergiorgio Zaghi, aveva ricordato che ”Porto Garibaldi non e’ paese da fiction e cronaca nera, ma un paese tranquillo, mai scosso da tanta brutalita”’.

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