Cgil contro Poste Italiane: “Non dà il premio di produzione alle donne incinte”

Massimo Sarmi, ad di Poste Italiane (Foto LaPresse)

MILANO – Niente premio di produzione alle lavoratrici incinte o ai lavoratori malati di cancro: è l’accusa rivolta dalla Cgil a Poste Italiane. Il sindacato lo ha denunciato in una lettera al ministro del Lavoro Elsa Fornero.

La Slc Cgil (il sindacato di categoria per le comunicazioni) accusa Poste Italiane di non voler riconoscere il premio di produzione di circa 140 euro alle donne che nell’ultimo anno erano in congedo di maternità obbligatoria. Il bonus, sostiene Cgil, non sarebbe stato assegnato neppure ai dipendenti assenti per malattie estremamente invalidanti, come i tumori.

Quattro sigle sindacali minori (Uil Poste, Failp-Cisal, ConfsalCom e UglCom) hanno firmato l’accordo aziendale, ma non la Cgil e la Cisl, molto seguita in Poste Italiane, maggiore azienda italiana per numero di lavoratori (145mila, di cui il 53% donne).

Nella lettera, secondo quanto riporta il Corriere della Sera, la Cgil chiede al ministro di prendere provvedimenti contro Poste Italiane, a cui proprio il ministero del Lavoro nel 2007 conferì il bollino rosa perché considerate rispettose delle politiche di genere.

 

 

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