Doppio sciopero a Roma, fermi taxi martedì 23 e mezzi Atac il 24 gennaio

Sciopero taxi e trasporti a Roma martedì 23 e mercoledì 24 gennaio: «Contro le precettazioni di Salvini»
diErica Dellapasqua
Doppio stop delle auto bianche e dei mezzi di Atac e Cotral. Protestano Usb e Cobas: «Diritto allo sciopero contro il ministro che usa la precettazione come una clava»

di Redazione Blitz
Pubblicato il 16 Gennaio 2024 - 17:11
sciopero roma

foto ANSA

Doppio scioperomartedì 23 e mercoledì 24 gennaio, prima dei taxi (Usb) e poi del trasporto pubblico Atac e Cotral indetto da Usb-Lavoro Privato, Cub Trasporti, Cobas Lavoro Privato, Sindacato generale di base e Adl-Cobas.

Sciopero dei taxi a Roma

Si comincia martedì 23 gennaio coi taxi. Sciopero indetto dall’Usb principalmente per il mancato adeguamento delle tariffe agli indici Istat, come vorrebbero i conducenti, e la mancata applicazione dell’articolo 29 del Regolamento comunale che imporrebbe agli Ncc di far ritorno nei depositi dopo ogni corsa e non, come invece accade, attendere in città le chiamate successive, andando così ad incidere sul volume della clientela dei tassisti romani. Ci sono anche altri temi caldi, sul tavolo di confronto aperto col Campidoglio, dall’aumento delle licenze annunciato dal sindaco Gualtieri alla revisione delle tariffe fisse da e per gli aeroporti di Ciampino e Fiumicino. Così, ecco lo sciopero per l’intera giornata di martedì 22, dalle 8 alle 22. “Adeguamento tariffa, articolo 29, traffico, velocità commerciale e tanto altro”, scrive l’Usb sulla locandina di proclamazione, che convoca l’assemblea dei tassisti alle 10 a Bocca della Verità. 

Lo sciopero dei mezzi Atac

Mercoledì 24 gennaio si fermerà la rete del trasporto pubblico locale, metro e bus. Dopo l’ultimo braccio di ferro con Salvini, che aveva ridotto lo sciopero del 15 dicembre da 24 a 4 ore, l’Usb rilancia con la mobilitazione per un’intera giornata. Le motivazioni sono le stesse, dagli aumenti salariali con riduzione dell’orario di lavoro allo stop alle privatizzazioni. Ma dopo le ultime decisioni di Salvini tra le rimostranze c’è anche il diritto stesso allo sciopero: “Per la difesa del diritto di sciopero – spiega tra le ragioni principali della protesta Usb – duramente aggredito dalla politica di questo governo, per mano del ministro dei Trasporti, Salvini, che utilizza la  precettazione come una clava contro le rivendicazioni degli autoferrotranvieri, offrendo la sponda alle pretese di Asstra, Anav e Agens”.

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