Era disperata Federica, in crisi sentimentale, forse con il pensiero di un lavoro che non c’era più.
Ha abbracciato suo figlio e lo ha trascinato giù, nell’acqua fredda della Dora Baltea. Li hanno trovati così. Sono morti entrambi, Federica Forcella, 36 enne e il piccolo Mattia, di 8 anni. Stretti l’uno all’altro. Galleggiavano all’altezza della griglia di protezione della diga quando li hanno scorti gli operai della centrale idroelettrica di Sassolo. I carabinieri hanno trovato anche il cane di Mattia, un beagle. La donna voleva portare con sé anche lui nel suo ultimo disperato tentativo di fuggire dalla sua vita. Voleva portare via tutto.
Capelli biondi e un viso dolce, Federica era in crisi. Il suo matrimonio era finito un anno e mezzo fa. Il marito, Roberto Razzano, proprietario di una carrozzeria insieme a suo padre, aveva scoperto che lei aveva una relazione con un altro uomo, Alberto, un bancario di Ivrea. Con Roberto era finita ma la sua nuova relazione non era mai cominciata. L’uomo aveva deciso di non lasciare la sua fidanzata e Federica era rimasta sola, con il suo bellissimo Mattia.
Anche il lavoro era diventato un problema. La giovane era stata messa in cassa integrazione dalla Pirelli. Ma lei “era forte, sapeva reagire”, racconta il papà, Fiorenzo, anche quella con Marco era stata “una separazione civile – spiega – avevano continuato a vedersi e si volevano ancora molto bene”. Si vedevano spesso e avevano cenato insieme proprio quella sera, lei e suo marito. Lui la amava ancora. “L’avrei risposata subito”, avrebbe detto poche ore dopo ai Carabinieri.
E’ quella sera che la follia prende il sopravvento. Quella sera Federica non riesce a dormire, qualcosa la tormenta. Dopo cena, dopo che Marco è andato via chiama suo padre. Tutto tranquillo, prova di un’agghiacciante normalità.
Poi prende la sua macchina ed esce. Porta con sé anche il piccolo Mattia e il cane. Lascia l’auto sulla stradina attraversa la via e si getta nelle acque della Dora Baltea. Mattia urla, piange. Federica lo stringe forte.