Dossier illegali Telecom, il gup spiega: “Da Tronchetti Provera ostinato diniego”

Marco Tronchetti Provera, attuale presidente di Pirelli, nelle sue dichiarazioni in fase di indagini sulla vicenda dei dossier illegali Telecom ha manifestato un “ostinato diniego di ogni consapevolezza di quanto accadeva nelle aziende da lui, almeno formalmente, gestite”. Lo scrive il gup di Milano, Mariolina Panasiti, nelle motivazioni dei patteggiamenti nell’ambito dell’inchiesta sui dossier illegali.

“Le richieste di acquisizione di informazioni e di intrusione informatica erano attività strettamente pertinenti a scelte aziendali” idonee “a soddisfare ed a corrispondere a specifici interessi delle due società (Telecom e Pirelli, ndr) e del gruppo dirigente” rappresentato dal “presidente Marco Tronchetti Provera” e dall’ “amministratore delegato Carlo Buora”.

Il giudice spiega, in uno dei passaggi delle oltre 300 pagine di motivazioni, che l’allora presidente di Telecom e di Pirelli nelle dichiarazioni “rese in sede di esame in fase di indagini” ha manifestato un “ostinato diniego” anche “nella consapevolezza di quegli elementi di conoscenza comunemente condivisi in azienda da dipendenti e dirigenti di diversi livelli, ed addirittura portati alla conoscenza delle collettività in convention di security”.

“Una gravissima intromissione nella vita privata delle persone mossa da logiche partigiane nella contrapposizione tra blocchi di potere economici e finanziari – spiega il gup – logiche che tendono a beneficiare non già l’azienda come tale ma chi in un dato momento storico ne è il proprietario di controllo”.

Il giudice, nelle scorse settimane, anche alla luce di alcune testimonianze in sede di udienza preliminare, tra cui la deposizione di Tronchetti Provera, ha disposto la trasmissione degli atti in Procura perché valuti la possibilità di nuove indagini.

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