Dossier illegali Telecom. Per i giudici Tronchetti provera può non rispondere

MILANO, 20 GIU – Marco Tronchetti Provera può avvalersi della facoltà di non rispondere nel processo milanese sui dossier illegali che, secondo l'accusa, sarebbero stati fabbricati dalle security di Telecom e Pirelli fino al 2005. Lo hanno stabilito i giudici della prima Corte d'Assise di Milano (presidente Piero Gamacchio), con una lunga e articolata ordinanza, con la quale si è stabilito che anche l'ex ad di Telecom, Carlo Buora, ha la facoltà di non rispondere alle domande nel dibattimento.

Nella scorsa udienza, il legale di Buora e Tronchetti, l'avvocato Roberto Rampioni, aveva gia' annunciato che i due testimoni – nel processo a carico dell'investigatore privato Emanuele Cipriani e di un'altra decina di imputati – si sarebbero avvalsi della facolta' di non rispondere. L'ordinanza di oggi, in sostanza, conferma che l'esame testimoniale di Buora e Tronchetti non si fara'. Per Tronchetti, infatti, i giudici hanno stabilito che va considerato come teste assistito indagato in procedimento connesso, poiche', nonostante siano state gia' archiviate le accuse a suo carico per la vicenda dei dossier della security, resta ancora aperto un procedimento per ricettazione relativo al 'hackeraggio' alla Kroll.

I giudici hanno deciso, invece, di acquisire i verbali della deposizione del 2010, davanti al gup Mariolina Panasiti, dell'ex presidente Telecom e attuale 'numero uno' di Pirelli. Intanto, i legali dell'ex arbitro De Santis, gli avvocati Irma Conti e Paolo Gallinelli, hanno chiesto di acquisire il 'rapporto Deloitte', che e' stato realizzato per Telecom e che fa riferimento tra le altre cose alla vicenda dei dossier illegali. I giudici sull'istanza dovranno decidere nelle prossime udienze.

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