Dossier illegali: Tavaroli, ex Telecom, indagato per estorsione

Giuliano Tavaroli, l’ex capo della Security di Telecom e Pirelli, risulta indagato per estorsione nel nuovo filone di indagine aperto dalla Procura di Milano sulla vicenda dei dossier illegali. Nel nuovo fascicolo risulta indagato per estorsione anche l’investigatore privato Emanuele Cipriani.

A quanto si è appreso, Tavaroli, che ha già patteggiato una pena di 4 anni nel primo filone delle indagini, è stato iscritto nel registro degli indagati in relazione all’episodio di una falsa microspia che venne trovata nell’auto dell’allora amministratore delegato di Telecom, Enrico Bondi. Proprio Bondi è stato sentito come testimone dai pm di Milano Alfredo Robledo e Nicola Piacente, titolari della nuova inchiesta partita dopo che il gup di Milano Mariolina Panasiti aveva trasmesso gli atti del procedimento al pm, sostanzialmente ”riaprendo” le indagini.

Si tratterebbe di una ipotesi di estorsione ai danni di due dirigenti della Telecom dell’epoca, ossia il segretario generale Vittorio Nola e l’allora capo della security dell’azienda telefonica Piero Gallina. I due, dopo che venne trovata la microspia, che poi in fase di indagini le perizie stabilirono che era finta (un telefono smontato), dovettero rassegnare le dimissioni e fu Giuliano Tavaroli a prendere il posto di capo della security di Telecom. Questa nuova indagine, sempre secondo a quanto si è appreso, sarebbe alle ‘battute finali’, in quanto gli inquirenti hanno già effettuato gran parte dell’attività istruttoria.

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