Dossier illegali, Tronchetti Provera interrogato

Marco Tronchetti Provera (Lapresse)

MILANO, 24 NOV – E’ stato interrogatodal procuratore aggiunto di Milano Alfredo Robledo e dal pm Nicola Piacente, Marco Tronchetti Provera, presidente Pirelli ed ex presidente di Telecom, indagato per ricettazione, concorso in intrusioni informatiche e corruzione internazionale nell’ambito del nuovo filone di indagini sui dossier illegali realizzati dalla security di Telecom e Pirelli, quando responsabile della sicurezza era Giuliano Tavaroli. Tronchetti Provera ha ricevuto nei giorni scorsi un invito a comparire dai pm.

e’ durato oltre due ore ed e’ avvenuto negli uffici di polizia giudiziaria di piazzetta Umanitaria. Tronchetti Provera deve rispondere di ricettazione, riguardo ad alcuni dati trafugati dal computer dell’agenzia Kroll dagli uomini della security Telecom, di concorso nelle intrusioni informatiche realizzate dal ‘tiger team’ di Giuliano Tavaroli e Fabio Ghioni. E poi di corruzione internazionale, in relazione a 26 milioni di euro che sarebbero stati pagati dalla Telecom tra il 2002 e il 2006 a un mediatore brasiliano. Ai tempi delle indagini dei pm Piacente, Stefano Civardi e Fabio Napoleone, tra il 2005 e il 2006, sul dossieraggio ai danni di personalita’ del mondo politico, economico e del giornalismo, il gip di Milano Giuseppe Gennari aveva gia’ parlato di ”responsabilita’ apicali” nella vicenda. Tronchetti Provera era stato poi citato come testimone nell’udienza preliminare davanti al gup Mariolina Panasiti nel marzo 2010 e sentito per due udienze. Il gup poi, che aveva prosciolto tra gli altri Marco Mancini, ex numero due del Sismi, e ‘cancellato’ l’accusa, contestata dai pm, di appropriazione indebita ai danni di Telecom e Pirelli (la Cassazione ha confermato la sentenza a settembre), aveva scritto nelle motivazioni che i dossier illegali non potevano essere il frutto di ”iniziative autonome” di Tavaroli (ha patteggiato la pena) e della security. Quest’ultimi infatti, secondo il gup, non erano ”schegge impazzite”, ma il dossieraggio era stato praticato nell’interesse ”aziendale”. Il giudice aveva poi trasmesso gli atti alla Procura, compresi i verbali di Tronchetti Provera, chiedendo in sostanza di riaprire le indagini.

Il fascicolo e’ cosi’ finito in mano all’aggiunto Robledo, che non ha firmato il ricorso in Cassazione contro la sentenza della Panasiti, come invece hanno fatto i pm Civardi e Piacente.

Nelle scorse settimane, a distanza di oltre 5 anni dall’inizio delle indagini, Tronchetti e’ stato iscritto nel registro degli indagati e interrogato.

Intanto, per il ‘grande accusatore’ dei vertici aziendali, l’investigatore privato Emanuele Cipriani, e’ ancora in corso il processo a Milano.

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