Vecchi telefoni e tv, dove buttarli? In Emilia i primi “cassonetti intelligenti”

ROMA – Cellulari o lampadine, vecchi elettrodomestici. Fino ad oggi è stato difficile liberarsene: ma ora arrivano i primi cassonetti intelligenti‘ d’Europa, in fase di sperimentazione in alcune città dell’Emilia Romagna. Si tratta del progetto del gruppo Hera, Ecolight (Consorzio nazionale per la gestione dei rifiuti elettronici, delle pile e degli accumulatori a fine vitae) e Fondazione spagnola Ecolum, per raccogliere i Raee (Rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche) in modo differenziato, che parte a Bologna e in altre città dell’Emilia-Romagna.

Ogni conferimento sarà tracciato, anche utilizzando la tessera sanitaria, e grazie alla sperimentazione sarà possibile recuperare materiali preziosi oltre che tutelare l’ambiente. Inoltre sono previsti dei benefit per i cittadini più virtuosi, tipo buoni d’acquisto per i supermercati. Il progetto sperimentale ‘Identis Weee’ – sostenuto dall’Ue e portato avanti da Hera e che vale circa 3,5 milioni di cui il 50% sostenuto dall’Ue e il restante dalla multiutility e dagli altri partner – ha l’obiettivo di raddoppiare la raccolta di materiali come cellulari, lampadine, giocattoli elettronici, tv, elettrodomestici, che hanno un impatto ambientale notevole e contengono materiali preziosi (come, per esempio, ferro, alluminio, vetro, tungsteno) che si possono recuperare e riutilizzare.

Poi, punta a renderli tracciabili: i nuovi contenitori smart, unici in Europa, si apriranno con tessere magnetiche di uso comune (come la tessera sanitaria ma soltanto da Mediaworld, Leroy Merlin e Ikea) e card Hera in distribuzione alle 19 mila famiglie che partecipano alla distribuzione, in modo da controllare e seguire il corretto smaltimento. Nel 2012 sono state raccolte in Italia 240 mila tonnellate di Raee, pari a circa 4 kg all’anno a testa.

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