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“Dovete andare, orario visite è finito”: medico pestato a sangue al Policlinico di Palermo

di Alessandro Avico |12 Luglio 2022 8:33

"Dovete andare, orario visite è finito": medico pestato a sangue al Policlinico di Palermo FOTO ANSA

Un medico massacrato di botte in ospedale, una violenza cieca solo perché si era rifiutato di fare entrare in reparto i familiari di una paziente fuori dagli orari consentiti. “Ho rischiato davvero la vita. Ad un certo punto sono stato colpito da una gragnuola di pugni e calci e ho perso coscienza…”. Il gastroenterologo ha raccontato ai colleghi il suo turno da incubo al Policlinico di Palermo. Il medico ha invitato la figlia di una paziente a uscire dal reparto perché era terminato l’orario di visita ma è stato aggredito selvaggiamente da due uomini, il padre e il fratello della donna, che hanno fatto irruzione nel reparto picchiando a sangue il medico. Alla fine la prognosi, tra lussazioni e fratture, è di 40 giorni.

Il medico pestato a sangue

Una volta terminato l’orario di visita consentito ai parenti, il medico di guardia aveva invitato la figlia di una paziente ad uscire. Di fronte alle insistenze continue e ripetute della donna di voler rimanere con la madre, il dottore ha manifestato la disponibilità a discutere per trovare una soluzione, ma non c’è stato il tempo. Nell’arco di pochi minuti la donna ha avvisato il padre e il fratello che hanno fatto irruzione nel reparto colpendo il medico con calci e pugni. Addirittura gli hanno scagliato contro anche una scrivania, procurandogli una lussazione alla spalla e una frattura dell’omero. Gli aggressori poi identificati e denunciati dalla polizia.

Le reazioni

“Un episodio grave e ingiustificabile – sottolinea il commissario straordinario del Policlinico di Palermo, Alessandro Caltagirone -. Esprimo la mia personale vicinanza e solidarietà al professionista aggredito. La struttura è presidiata dai servizi di vigilanza, ma non è possibile in modo assoluto controllare tutti coloro che transitano nei viali interni.
Condanniamo con fermezza ogni atto di violenza e valuteremo come Azienda di costituirci parte civile nel procedimento penale”.

Anche il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, che è un medico radiologo, interviene sulla vicenda. “Qualsiasi tipo di aggressione al personale sanitario all’interno delle strutture ospedaliere è intollerabile e ingiustificabile. Esprimo solidarietà e vicinanza nei confronti del medico del Policlinico, al quale va il mio augurio di una pronta ripresa.
Pure la sala medici messa a soqquadro da atti vandalici rappresenta un’offesa a tutto il personale sanitario, al quale va il mio ringraziamento per il lavoro svolto in condizioni di emergenza”.

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