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Verso Dpcm Natale: shopping la sera, cenone e scambio doni con i parenti stretti

Sì allo shopping serale, no alle feste e alle tombolate. Sì allo scambio dei doni e sì vedere i parenti stretti: si va delineando il nuovo Dpcm di Natale.

L’obiettivo del Governo che si appresta al Dpcm di Natale è chiaro: non fare delle festività natalizie un nuovo Ferragosto. Ma allo stesso tempo il Natale non è l’estate. Lo sa anche Conte, che infatti dice: “Uno stato libero e democratico non può entrare nelle case e dire quante persone siedono a tavolo”.

E ancora: “Vogliamo ridurre la socialità ma consentire la tradizione a noi molto cara dei doni. In questo senso è controproducente limitare gli orari dei negozi.”, dice Conte a Otto e Mezzo spiegando che il governo cercherà di “dilatare” gli orari dei negozi. Ci sarà quindi la possibilità di fare shopping fino a tarda sera (presumibilmente le 22).

Quindi Conte lascia intendere che nel nuovo Dpcm di Natale non ci sarà un numero massimo di persone che potranno sedere a tavola, purché si tratti di parenti stretti. Questo perché oltre a una questione di libertà e democrazia (come dice Conte), c’è anche un aspetto ben più pratico: chi controlla quante persone e quali sono in casa il giorno di Natale e Capodanno? Nessuno.

Torna il “fortemente raccomandato”

Mentre appare evidente che nel Dpcm si dirà niente tombolate, niente festini e niente vacanze in montagna sulla neve, le limitazioni, da quanto fa capire il presidente del Consiglio, dovrebbero riguardare anche gli spostamenti tra Regioni. Ancora non si capisce invece come ci si comporterà con bar e ristoranti tra le diverse Regioni.

Insomma, non ci sarà (almeno per il momento pare così) un obbligo sul numero di persone che potranno stare a tavola insieme durante il cenone di Natale o di Capodanno. Ci sarà una raccomandazione, quella sì. Rimane intatto il tradizionale scambio di regali. Ancora una volta si fa leva sul buonsenso civico degli italiani. (Fonte Ansa).

 

 

 

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