Dubai sfida la crisi e inaugura il grattacielo più alto del mondo

Può essere di diritto considerato la vittima illustre della crisi economica internazionale. Con la sua politica economica di eccessi che l’hanno consacrata tra le capitali mondiali del lusso e il suo brutto capitombolo finanziario. Ora Dubai prova a rialzarsi e lo fa inaugurando il più alto grattacielo del mondo.

Il suo nome è Burj Dubai, sarà inaugurato la sera del 4 gennaio a Dubai e svetterà sulla città, luci e ombre, vetro e acciaio, da più di 800 metri d’altezza (la cifra esatta è ancora volutamente un mistero). Una vera e propria opera monumentale che è stata costruita in 5 anni con un budget di 4,1 miliardi di dollari.

Inaugurato nel  giorno del quarto anniversario dell’ascesa al trono dello sceicco Mohammad Al Maktum, il Burj Dubai sarà il simbolo, a futura memoria, di quella sfrenata intraprendenza che in meno di un decennio ha innalzato l’emirato dalle sabbie del deserto ai piani alti dei personaggi e degli affari che contano. Seppur in bilico sulle ancora irrisolte turbolenze finanziarie.

L’inaugurazione sarà un evento seguito in diretta tv satellitare da almeno due milioni di spettatori, stima Emaar, il colosso immobiliare dietro l’ambizioso progetto.

Ideata nel 2003, la prima pietra posta nel 2004, Burj Dubai é l’unico dei titanici grattacieli regionali annunciati che non ha interrotto i lavori né alterato i piani nonostante le avversità finanziarie.

Simbolo quindi di tenacia e di lotta di un Paese che non si arrende di fronte alle difficoltà finanziarie. Oppure che spera, almeno di salvare le apparenze.

I debiti dell’emirato, infatti, ammontano a circa 150 miliardi dollari: la Banca Centrale ha già soccorso Dubai con 20 miliardi di dollari lo scorso febbraio e poi ancora a dicembre. Abu Dhabi, emirato capitale della federazione degli Eau, a novembre ha contribuito con cinque miliardi.

Intanto con il grattacielo più alto del mondo l’amministrazione spera di attrarre sempre più visitatori e di ristabilire le sorti del mercato immobiliare. Al suo interno ci saranno, infatti, 160 piani abitabili, dei quali 49 destinati ad uffici e 61 ad appartamenti, tra i quali viaggiano 58 ascensori ad una velocità di 10 metri al secondo.

Al 124/o piano, una balconata panoramica aperta al pubblico offrirà vedute della città a 360 gradi. Tocco di esclusività tutta italiana, i 18 piani riservati all’Hotel e alle residenze Armani, interamente disegnate e arredate dallo stilista stesso.

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