Duplice omicidio a Prato. Guerra tra bande cinesi a colpi di machete

Una guerra fra bande di cinesi, combattuta a colpi di machete. E’ questo, secondo una prima ricostruzione, lo scenario nel quale si è consumato il duplice omicidio di giovedì pomeriggio a Prato. Le vittime avevano 24 e 34 anni: uno dei due è stato finito a colpi di machete alla testa.

L’assessore comunale all’integrazione, Giorgio Silli, chiede “che anche a Prato intervenga in maniera decisa l’antimafia, perché siamo di fronte a una guerra fra bande e la città rischia di essere preda della malavita organizzata. In questo contesto, diventa peraltro difficile ogni tentativo di integrazione”. Le vittime apparterrebbero a una banda di giovani cinesi, che, con altri gruppi di orientali, si contenderebbe il controllo delle estorsioni e dello spaccio di droga nella comunità straniera.

Questo pomeriggio, lo scontro tra le opposte fazioni è scoppiato nei locali di una tavola calda. Armati di coltelli e machete – uno dei quali è stato trovato dalla polizia scientifica in un giardino – i due gruppi si sono poi fronteggiati in un piazzale. Una delle vittime è stata uccisa fuori dalla tavola calda. L’altro ha cercato la fuga, rifugiandosi in un’agenzia di viaggi, dove i rivali lo hanno raggiunto e finito a colpi di machete in testa. Alcuni testimoni hanno visto scappare un gruppo di almeno otto persone, sorreggendo un giovane sanguinante.

Le indagini, coordinate dal pm Egidio Paolini, sono condotte dalla squadra mobile che, con l’ausilio della scientifica, sta continuando a compiere rilievi e ad ascoltare numerose persone. Gli investigatori stanno cercando di capire se vi sia un nesso con l’omicidio di qualche giorno fa, quando a Prato un imprenditore cinese è stato assassinato a colpi di pistola.

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