L’assistenza al medico di Emergency ormai guarito dall’Ebola è stata gestita con “concentrazione massima, professionalità che ha avuto un riconoscimento anche dai delegati dell’Oms per il West Africa. Complimenti anche da loro.
A tutti: dai militari dell’Aeronautica che con medici e infermieri a bordo l’hanno trasportato a Roma, alla Croce Rossa, al Centro nazionale sangue, allo Spallanzani che si è dimostrato un istituto di eccellenza mondiale”. Lo dice il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin in un’intervista al Messaggero.
Tutti, sottolinea, hanno seguito “il protocollo come si doveva. Ma ricordiamo che ogni persona ha anche una famiglia e che il timore è lecito. Le famiglie degli operatori vanno ringraziate per il loro sostegno”. “Conoscevamo – aggiunge – il potenziale della nostra organizzazione. Ora l’abbiamo testata sul campo nel Paese dopo tante esercitazioni”.
Il sangue di Fabrizio Pulvirenti, afferma Lorenzin, verrà mandato in Africa per curare lì altri pazienti. “Questa malattia vuole la solidarietà. Perchè lì, in quella parte di Africa, ci sono cinque Paesi che continuano a contare i morti. Lì ci sono ancora tanti medici di tutto il mondo che cercano di dare assistenza e speranze concrete. Anche Pulvirenti ha dichiarato che vuole tornare dove si è infettato. E’ giusto così”.