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Edolo (Brescia), il sindaco Luca Masneri positivo da più di 60 giorni

ROMA – Il sindaco di Edolo (siamo in provincia di Brescia) Luca Masneri è positivo da più di sessanta giorni, rimanendo rigorosamente in quarantena e isolato.

Il primo cittadino si era ammalato a inizio marzo è ancora oggi, quindi mercoledì 6 maggio, ha ricevuto il settimo tampone, risultato positivo.

Tampone che lo costringe ancora all’isolamento perché potenzialmente infetto.

Il virus avrebbe una carica virale difficilmente trasmettibile, ma i medici hanno deciso di approfondire il quadro clinico.

Nella stessa condizione del sindaco di Edolo anche il collega di Cedegolo, sempre in Vallecamonica, ricoverato il 12 marzo e dimesso ancora positivo dopo 4 tamponi. 

“Il dato è anomalo – ha spiegato Masneri al Giornale di Brescia – e al mio dottore è stato detto che in tutta la provincia ci sono solo quattro casi così longevi come il mio, per i quali non si riesce a dare spiegazione”. (Fonte: Agi, Giornale di Brescia).

Coronavirus, Walter Ricciardi: “Stiamo vivendo tre pandemie in contemporanea”

“Stiamo vivendo tre pandemie in contemporanea”, secondo Walter Ricciardi, rappresentante italiano nel Comitato esecutivo dell’Oms e consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza.

 

Intervenendo all’evento online “Dall’ospedale Covid al territorio Covid -Priorità per la cosiddetta Fase 2”, promosso dall’Accademia romana di sanità pubblica, l’esperto illustra così la situazione attuale.

Le tre pandemie sono: “Quella virologica che tutti ormai conosciamo, quella economica che sta prostrando il mondo ed è pericolosa nella misura in cui determinerà si stima una precarietà per un italiano su due”.

“E poi quella mentale e psicologica, con disagi ad iniziare dagli operatori e vedremo le conseguenze con shock post-traumatici”. 

Il Sistema sanitario nazionale del futuro, secondo Ricciardi “si può reggere solo se sono sviluppati tre pilastri: se funziona solo quello ospedaliero, come abbiamo visto durante questa pandemia e si va solo lì, c’è il rischio che medici, operatori e pazienti si contagiano”.

“Infatti le regioni che hanno scelto questo modello, come la Lombardia, avranno una lunga convalescenza e una decrescita dei casi lenta”.

“Poi c’è il pilastro della medicina generale, con liberi professionisti in convenzione. Qui c’è stato l’eroismo di alcuni, ma anche diciamoci la verità altri che hanno messo una certa distanza tra loro e i pazienti”.

“Non sono giuste entrambe le posizioni secondo me. Poi – osserva Ricciardi – il terzo pilastro è la sanità pubblica dei dipartimenti di prevenzione”.

“Ma chi fa il tracciamento o l’epidemiologia da campo? Chi programma? Lo devono fare i medici di sanità e igiene pubblica, che devono essere formati e competenti, oggi questo non succede al meglio”. (Fonte: Adnkronos).

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