Edson Tavares, sentenza Cassazione: ha sfregiato Gessica Notaro con l'acido. Confermati 15 anni Edson Tavares, sentenza Cassazione: ha sfregiato Gessica Notaro con l'acido. Confermati 15 anni

Edson Tavares, sentenza Cassazione: ha sfregiato Gessica Notaro con l’acido. Confermati 15 anni

Edson Tavares ha sfregiato Gessica Notaro con l’acido. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione, che ha confermato la condanna a 15 anni. I giudici della Cassazione hanno accusato Tavares di aver perseguitato e sfregiato con l’acido la sua ex.

Per questi motivi la Suprema Corte ha confermato la condanna a 15 anni, cinque mesi e 20 giorni di reclusione. E’ dunque definitivo la sentenza emessa dalla Corte di Appello di Bologna il 15 novembre del 2018. Respinto il ricorso della difesa dell’imputato.

Edson Tavares condannato, sentenza della Cassazione

Nella sua requisitoria, il Sostituto Pg della Cassazione Antonietta Picardi – che aveva già consegnato le sue conclusioni in forma scritta – aveva chiesto di dichiarare inammissibile il ricorso della difesa di Tavares, rappresentato dall’avvocato Riccardo Luzi.

La sentenza ha anche confermato l’espulsione dall’Italia di Tavares a fine pena. E i risarcimenti alle parti civili, cioè Gessica e l’associazione Butterfly, che si batte contro la violenza sulle donne, rappresentata dall’avvocato Elena Fabbri.

L’aggressione a Gessica Notaro “meditata”

L’aggressore di Gessica Notaro è il suo ex fidanzato Edson Tavares, un uomo 32enne di origine capoverdiana: è recluso in carcere. La condanna è arrivata per l’agguato sotto casa della Notaro, avvenuto il 10 gennaio 2017 a Rimini, e per stalking, perpetrato per un lungo periodo nei confronti della vittima.

I giudici di secondo grado hanno definito la violenza con l’acido come la “plastica rappresentazione di una meditata, ferma volontè di punire per sempre la vittima, privandola non solo della sua speciale bellezza, ma della sua stessa identità, così da cancellarla agli occhi di chiunque, non potendola ‘possedere’ egli stesso”.

Secondo il pg della Cassazione Picardi, le pronunce di merito sono assolutamente coerenti e logicamente articolate con le evidenze processuali. (Fonte Ansa)

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